Acqua Sporca, uno spettacolo, realizzato in occasione di un evento di Save The Children
di Bruno Barone
con Amanda Sanni
aiuto regia | Francesca R.Bergamo
movimenti coreografici | Francesco Capuano
Domenica 11 giugno al Teatro Studio Uno di Roma
Acqua Sporca debutta a Roma nell’ambito della sezione Pillole del Festival Inventaria 2017, un lavoro nato in occasione di un evento di Save the Children.
Una donna nuda sul fondo della scena, dal suo ombelico un lungo drappo di tessuto scivola morbido sul palco fino ad arrivare ad un grande recipiente sferico, pieno di acqua sporca.
Quest’acqua è il centro cardine del monologo. Un’acqua infetta, unica possibilità di sopravvivenza ma anche mezzo di trasmissione di malattie e morte.
Un legame viscerale a una madre terra che sembra però risucchiare i suoi figli, quei figli abbandonati e dimenticati dai propri fratelli.
Ma potranno essere proprio loro a comprendere quanto un piccolo gesto compiuto da ogni fratello possa cambiare il nostro destino.
Note di Regia
“L’argomento che si è deciso di affrontare era un argomento molto complesso, in particolare per la grande possibilità di creare una pièce retorica, che non avesse la capacità in definitiva di stimolare l’empatia dello spettatore e la sua capacità di autoimmedesimazione.
Nello scopo di evitare ciò si è cercato di eliminare qualsiasi intervento nozionistico e informativo riguardante la situazione e concentrarsi più su di un aspetto simbolico, evocativo ed emozionale.
Si è deciso di scegliere un’attrice protagonista dai colori chiari, proprio per rendere un’immagine universale, per mostrare come questo problema possa e debba essere vissuto come un problema di tutti e non relegato semplicemente alle etnie africane.
La sua purezza sarà violata dal fango da quell’acqua che sporcherà e contaminerà le sue membra.
Molti simboli sono stati scelti per narrare questo racconto. La scelta del recipiente a forma sferica, richiama la terra, la donna legata inscindibilmente ad essa da un lungo cordone ombelicale, cordone che diverrà figlio, anch’esso strettamente connesso alla sua madre e alla terra.
La morte del bambino è vista come un vero e proprio ritorno ad essa con questo figlio che sarà alla fine ingurgitato dall’acqua. La donna infine lotterà per la sua stessa vita e quel cordone, quello stretto legame la avvolgerà tirandola a se.
Un altro importante simbolo ricorre nel momento del crollo della donna, che completamente avvolta da questo cordone apparirà come un cristo velato, simbolo del sacrificio di un popolo dimenticato e abbandonato dai propri fratelli e di un mondo totalmente indifferente alla loro sofferenza.
Per ciò che concerne il linguaggio, la pièce si differenzia in due caratteri , una prima parte dove è utilizzato in modo molto evocativo, musicale, scritto per suscitare nello spettatore più un’emozione, un’apertura, che un ragionamento. Un linguaggio forte che vuole scardinare le chiusure per stimolare l’empatia dello spettatore e soltanto dopo, quando lo spettatore è pronto a cogliere e a immedesimarsi viene fuori un linguaggio più discorsivo, caratterizzato da piccole e brevi testimonianze di donne che hanno vissuto lo stesso calvario della protagonista. Sul crollo della donna poi si ritorna su un registro molto emotivo quasi di preghiera.
Nel finale si è deciso di far intervenire il pubblico per stimolare la percezione che un semplice gesto può servire a cambiare una vita, quindi ogni spettatore con un bicchiere riempirà il recipiente-terra di nuova acqua pulita, donando nuova vita alla protagonista che finalmente potrà bere e purificare la sua pelle. “
Lo spettacolo
Una donna nuda sul fondo della scena, dal suo ombelico un lungo drappo di tessuto scivola morbido sul palco fino ad arrivare ad un grande recipiente in vetro di forma semisferica.
Il Recipiente è pieno di argilla e acqua sporca. Quest’acqua è il centro cardine del monologo, le condizioni di vita in cui versano le popolazioni nell’Africa sub sahariana, la mancanza di acqua, le ore di cammino necessarie per rifornirsene, l’insalubre condizione di vita.
Un’ acqua infetta, unica possibilità di sopravvivenza ma anche mezzo di trasmissione di malattie e morte.
Un legame viscerale a una madre terra che sembra però risucchiare i suoi figli, quei figli abbandonati e dimenticati dai propri fratelli.
La storia di una donna, i suoi ricordi, le sue difficoltà, la fine del suo bambino ritornato a quella terra a cui anch’essa dopo una lunga lotta deciderà di abbandonarsi.
Ma proprio in quel momento quando la donna sfinita crolla al suolo, coloro che avevano abbandonato, i fratelli indifferenti e distratti, avranno la possibilità di allungare una mano e di comprendere quanto un piccolo gesto compiuto da ogni fratello possa cambiare il destino e salvare una vita.
Bio Compagnia
La compagnia BRAVEMANproductions nasce dall’incontro di artisti provenienti da differenti esperienze, dalla danza al musical, dal videomaking al cantautorato.
Puntando ad esplorare linguaggi innovativi incentrati sulla commistione di generi, la Braveman cerca di restituire con occhio sagace quanto di grottesco c’è nella società.
La compagnia è stata fondata nel 2014 ed ha debuttato al Napoli Teatro Festival Italia presentando la sua opera prima:
P.I.A. “il Principio di Indeterminazione di un’Anima”.
ACQUA SPORCA
di Bruno Barone
con Amanda Sanni
aiuto regia | Francesca R.Bergamo
movimenti coreografici | Francesco Capuano
Evento Fb: https://www.facebook.com/events/456806654667234/
Festival INVENTARIA 2017 – VII edizione
24 compagnie, 4 sezioni, 11 prime nazionali, 10 prime romane
3 teatri, 3 quartieri, 1 workshop
Teatro Studio Uno, via Carlo della Rocca, 6 (Casilino)
Spettacoli ore 21.00
PREZZI E PROMOZIONI
Abbonamento a quattro spettacoli …20 € (anziché 40)
Intero 10 €
Ridotto 5 € (previa prenotazione via email)
Partecipanti Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio 2009-2016 / partecipanti Inventaria 2010- 2016 / partecipanti Scene da una Fotografia 2012-2015
Tessera del teatro 3 € (Teatro Argot Studio, Carrozzerie n.o.t)
Gratuita (Teatro Studio Uno)
CARTELLONE:
22 maggio – Argot – Gobbo a mattoni
26 maggio – Argot – Malanova
28 maggio – Argot – Pentasilea Vs Achille
9 giugno – Studio Uno – Istantanea on Bo-We
10 giugno – Sudio Uno – Shakespeare Kills Radio Stars
11 giugno – Studio Uno – Sezione PILLOLE/STUDI
13 giugno- Studio Uno – The Yellow Brick Road
17 giugno – Studio Uno – Solo una stella morta
18 giugno – Studio Uno – Sezione CORTI TEATRALI