“Eh, con la i, non con “ea”… perché non è inglese!”
di e con Rosario Copioso e Dario Pietrangioli
Venerdì 23 Febbraio ore 21.00
Sabato 24 Febbraio ore 21.00
Domenica 25 Febbraio ore 19.00
#RIDING
Dopo aver testato in radio il suo programma intitolato “Audiolibro autogestito” attraverso cui ha sempre cercato di avvicinare il pubblico ai capolavori della letteratura italiana e internazionale, Rosario, finalmente riesce, con non poca fatica, a portare, adattandolo, il suo format radiofonico anche in teatro per respirare insieme al pubblico quella boccata d’ossigeno che nel dilagare di tanta mediocrità, solo la riflessione a partire dalla lettura dei grandi classici può assicurare.
Al di là dei soldi (pochi), al di là del successo (che non c’è) e della fama (lasciamo stare), per Rosario la diffusione della vera cultura è una missione, e anche se il tentativo può sembrare a volte un po’ spocchioso, il fine è sincero.
Ed ora tutto è pronto per il suo reading, il suo spettacolo, per la sua serata.
Oddio… non proprio sua del tutto, perché ha dovuto stringere col proprietario del teatro un patto: lui gli offre la struttura gratis e Rosario in cambio permetterà al figlio del proprietario, Dario, di fare la sua prima esperienza teatrale accanto a lui.
Ma chi è Dario? Cosa gli passa per la testa? Facile saperlo, perché lui fa esattamente tutto quello che inadeguatamente transita nella sua mente.
Riuscirà Rosario, ora che ne ha finalmente la possibilità, ad avvicinare il pubblico ai suoi tanto amati Shakespeare, Palazzeschi, Poe e Beckett? Quel patto stretto col proprietario del teatro… stringerlo col diavolo, avrebbe forse avuto conseguenze meno disastrose?
NOTA DEGLI AUTORI
#Riding è il conflitto atavico e irrisolvibile tra bianco e nero, puro e spurio, tra cultura alta e pop, tra i fautori del “eh ma i classici sono tutto un’altra cosa” e i fan del “sì, belli i classici (mai letto uno), ma c’hanno un po’ rotto le palle”.
Rosario rappresenta la volontà ostinata di preservare e diffondere la “vera” letteratura, pardon, la Letteratura che come una grande montagna dall’istinto materno accoglie e protegge tutti i sui giganti. E lo fa utilizzando ogni mezzo possibile (radio, teatro, se potesse anche cinema e tv) e nonostante possa sembrare, come molti che si cimentano in tale impresa, un po’ spocchioso, almeno è sincero, sinceramente spocchioso. La posta in gioco è talmente alta che è disposto a sfidare pure la noia che certe letture e certi discorsi possono procurare all’interlocutore.
Gli fa da contraltare Dario, la cui unica “virtù” è la totale assenza di consapevolezza, ma anche lui a modo suo sincero, sinceramente ignorante, sinceramente figlio di papà (il proprietario del teatro che asseconda, mettendo mano alla tasca, ogni suo schiribizzo), sinceramente incapace, sinceramente privo di talento, sinceramente troppo sincero. Sprovvisto di ogni filtro, è l’incarnazione del luogo comune mischiato al sentito dire, e proprio per questo, ogni volta che ha la possibilità di tacere (risparmiandosi quei classici pensieri che tutti facciamo, ma siamo troppo dabbene per esprimerli in pubblico), lui se la lascia scappare, anzi sembra quasi metterla volontariamente in fuga lui stesso.
Ma ciò che Dario non sa e che Rosario teme, è che proprio questa mediocrità, questa approssimazione, questo culto del demerito, può essere la chiave del successo che ti permette di brillare, anche se giusto il tempo di un “mi piace”.
info e prenotazioni
3454957758 – 3930053941
(è possibile prenotare sia tramite chiamata sia tramite messaggio whatsapp)
prenotazione obbligatoria.
