venerdì, Novembre 22, 2024
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Il polpo di cittadinanza e l’ironia gentile della Campania

Mentre in questi giorni i tentacoli dei sofismi politici stringono le proprie spire intorno alla narrazione di cronaca, dalle coste di Minori arriva notizia di un’iniziativa molto più leggera e dal sapore decisamente più garbato. Salvatore Criscuolo, insegnante in pensione e figlio di noto pescatore locale, sull’onda degli ultimi annunci riguardanti il reddito di cittadinanza, ha declinato questa recente proposta politica nel linguaggio del pescato: nasce il polpo di cittadinanza.

Ne è stata data notizia attraverso un cartello affisso al natante di sua proprietà, che recita: “Si concedono polpi appena pescati a cittadini indigenti. Per ottenerli basta semplicemente avvicinarsi a questa barchetta quando al mattino torna dalla pesca.

L’ironia gentile ed a suo modo generosa dell’iniziativa ha favorito il rapido diffondersi nella notizia attraverso i principali social network, dove la fotografia dell’imbarcazione di Criscuolo e l’allegata comunicazione è rimbalzata attraverso centinaia di condivisioni.

È curioso constatare che la simbologia dell’animale al centro di questa simpatica provocazione rimandi alla saggezza e all’astuzia e alla capacità di adattarsi: proprietà che sono state negli ultimi secoli attribuite a tutto il popolo campano e che trovano in questa simpatica trovata e in colui che l’ha proposta dei nuovi esponenti. Il polpo di cittadinanza è certamente una delle risposte più ironiche e gentili che siano state date al tanto rumore che in questi giorni agita la politica.

L’imbarcazione di Salvatore Criscuolo ed il suo proprietario erano già saliti alla ribalta nel 2014. L’uomo non aveva trovata l’imbarcazione dove era solito lasciarla ed, esposto il fatto alla Guardia Costiera, era stato costretto a raggiungere l’isola di capri per ritrovarla. Ebbene, l’insegnante era tornato a Minori usando i remi della sua barca in una traversata di dieci ore che aveva lasciato tutti stupefatti.

A distanza di cinque anni, Criscuolo torna a far parlare di sé con un gesto carico di altrettanta semplicità e che – proprio in virtù di questa e dell’eco che ha avuto la notizia –  mostra quanto la gentilezza ed il candore possano risultare addirittura straordinari nel clima odierno fatto di tensioni, complessità e risentimento, rendendo il “polpo di cittadinanza” piena espressione della cultura e dello spirito.

Articolo di Simona Lazzaro

Serena Laezza
Serena Laezza
Classe 1994, sono giornalista pubblicista e caporedattrice a Labussolanews.it. Dopo un percorso di laurea magistrale binazionale tra l'Università di Bologna e quella di Strasburgo, ho deciso di tornare a Napoli per scrivere di Napoli. Mi piace andare in giro, montare video, leggere e fare domande. In passato ho scritto di eventi per Spaccanapoli.it, di teatro per Eroicafenice.it e di cronaca per Nanotv.it.
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