L’operazione Spiagge Sicure, di cui tanto si è discusso l’estate scorsa, riprenderà anche quest’anno e una pioggia di fondi è stata destinata alla Campania.
I comuni campani che avranno Spiagge Sicure
Sono 14 i comuni che riceveranno 42mila euro allo scopo di contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione durante il periodo di massima affluenza turistica. Lo speciale finanziamento potrà essere speso per l’assunzione a tempo determinato di agenti di polizia locale, per il pagamento degli straordinari, per l’acquisto di nuove attrezzature o per la promozione di campagne di sensibilizzazione. “L’ennesimo segnale di attenzione alle comunità locali e alla loro sicurezza – ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini che sta scrivendo a tutti i 100 sindaci d’Italia coinvolti nel progetto Spiagge Sicure.
Peccato però che, in Campania, saranno coinvolti solo i comuni di Capri, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Vico Equense in provincia di Napoli; Amalfi, Ascea, Centola, Maiori, Pisciotta, Positano e Ravello in provincia di Salerno.
Le spiagge Bandiera Blu in Campania
Spiagge celebri in tutto il mondo per la loro bellezza e di certo non per le condizioni di insicurezza. Sono, infatti, quasi le stesse località già inserite nella prestigiosa graduatoria della Foundation for Environmental Education (FEE). Quella cioè che le premia con la Bandiera Blu in quanto i criteri di qualità relativi alle loro acque di balneazione e al servizio offerto sono già ampiamente soddisfatti.
La Campania, salita lo scorso anno sul podio delle regioni con le spiagge più belle d’Italia, vanta ben 18 Bandiere Blu.
Nelle quasi coincidenti liste delle 18 località premiate e dei 14 comuni che beneficeranno dei fondi Spiagge Sicure ci sono le più note mete turistiche della provincia di Napoli e Salerno, ma neanche una della provincia di Caserta.
Lo stato di abbandono del litorale casertano
Eppure, il litorale casertano si spinge per decine e decine di chilometri da Ischitella (la località che segna il confine con la provincia di Napoli) fino alla foce del fiume Garigliano.
Spiagge come quelle di Baia Domizia, Mondragone, Villaggio coppola, Castel Volturno non hanno forse bisogno di fondi per campagne di sensibilizzazione?
Solo a novembre scorso, un’inchiesta di Repubblica portava alla luce la situazione di totale stato di abbandono in cui ancora riversano due lidi balneari nel cuore del Casertano. Si tratta del Lido Nettuno e della Spiaggia del passerotto: simboli non solo dell’incuria che colpisce la maggior parte del litorale, ma anche del mal funzionamento del sistema della confisca dei beni immobili alle mafie.
Appartenevano infatti a Guido Zagaria, esponente del clan dei casalesi, e nonostante la sentenza di confisca definitiva risalga al 2015 attualmente né l’Agenzia nazionale beni confiscati né il comune di Castel Volturno “sanno” della sua esistenza.
Il risultato è che nel suggestivo litorale proprio di fronte all’isola d’Ischia non ci sono né Bandiere Blu né spiagge sicure, ma una sorta di discarica a cielo aperto. Un luogo in balia del degrado cui, pur appartenendo allo Stato, è pure difficile avvicinarsi per la presenza di un “sorvergliante” che caccia in malo modo i “curiosi”.
L’estate non è ancora arrivata e la speranza è che, a breve, siano annunciati fondi speciali per la riqualificazione di queste aree.
