Scoperta incredibile avvenuta in piazza Unità d’Italia, a Castellammare di Stabia, durante i lavori di qualificazione della stazione della Circumvesuviana, dove sono emersi i resti di un’opera reticolata risalente all’età romana.
L’opera potrebbe risalire all’età Augustea, almeno secondo le prime informazioni. Dovrebbe trattarsi di un’abitazione, oppure di un complesso termale, tutto questo si evince facilmente dalla tecnica edilizia del paramento murario. Le murature di epoca romana emerse, sono state realizzate con blocchi di tufo troncopiramidali, con la tipica tecnica costruttiva dell’opera reticolata appunto, e appartengono a un edificio dell’antica Stabiae, ancora poco chiara e incerta è la funzione.
La tecnica dell’opus reticulatum consisteva nel disporre blocchetti quadrati di tufo grigio o giallo secondo un asse inclinato di 45°. Essendo stato utilizzato un tufo di colore giallo, si pensa possa esser proveniente da cave napoletane.
Le scoperte , in quella zona, non sono del tutto nuove. Già nel corso dell’Ottocento e ai primi del Novecento ci furono rinvenimenti archeologici. Furono effettuate alcune scoperte anche quando è stata costruita la stazione Circum negli anni Trenta.
“Siamo in attesa – ha dichiarato Fulvio Calì, assessore all’Urbanistica del Comune di Castellammare – di conoscere le determinazioni della Soprintendenza, cui ci atterremo scrupolosamente. Da parte nostra ci auguriamo che possa essere avviata una vera e propria campagna di scavi mirata a riportare alla luce preziosi reperti”.