In occasione della festa della donna e del ventennale della morte di Fabrizio De André, l’associazione “La Fonte delle Muse” ha organizzato una rappresentazione teatrale sulla figura della donna nella poesia, nell’arte e nella musica, che si è tenuta al Teatro Cinema Gelsomino di Afragola. Icona della manifestazione è stato proprio il cantautore scomparso nel 1999, che ha dedicato alla figura della donna, la sua arte.
Le alunne del Liceo Brunelleschi, che hanno aperto e chiuso lo spettacolo, hanno proposto alla platea uno spezzone delle tragedie greche, recitate in lingua, encomiando eroine della grecità classica quali Medea, Antigone, Ismene, simboli della condizione socio psicologia delle donne del tempo. Come i tragediografi del V secolo a.C., attraverso le sue canzoni, che è più corretto definire poesie, De André fornisce uno scorcio della società contemporanea, in cui parallelamente alla lotta per il riconoscimento dei propri diritti, la donna è vittima di delinquenze e disumanità. Per l’occasione, la fondazione “Fabrizio De André” con Giuseppe Cirigliano alla chitarra e la splendida voce di Iolanda Capasso, ha deliziato gli spettatori con cover delle famosissime “Bocca Di Rosa”, “La canzone di Marinella” e “Via del Campo” dedicate a tre donne diverse, accomunate dallo stesso destino. La figura della prostituta è infatti tematica centrale della canzone di De André, che racconta di ragazze a cui è stato strappato il proprio futuro, la propria dignità, maltrattate e uccise proprio da chi pagava per spendere qualche ora in loro compagnia. Prima dei saluti finali, l’emozionante recitazione del “canto delle donne” di Alda Merini, dedicato alle 106 vittime di femminicidio secondo i dati raccolti da EU.R.E.S., ha lasciato tutti senza parole, straziati, tristemente consapevoli di dove la crudeltà umana può arrivare. Congedati dal brillante presidente della “Fonte delle Muse”, Gennaro Castaldo, è stato allestito uno spazio adibito alla mostra dei lavori artistici degli alunni delle scuole ospiti, in linea con la tematica affrontata in scena, a chiusura della straordinaria serata.