di Sabrina Corbo – Oggi, 21 marzo 2019, in occasione della Giornata Mondiale contro il razzismo, le librerie laFeltrinelli e l’Associazione Il Razzismo è una brutta storia presentano in 16 città il cortometraggio Io sono Rosa Parks.
Sono tutti Rosa Parks, l’attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili in America, i 12 ragazzi e ragazze di #ItalianiSenzaCittadinanza protagonisti del film. Lei nel 1955 rifiutò di cedere il sedile a un bianco. Loro, oggi, rifiutano di scendere dall’autobus chiamato Italia anche in un momento difficile come questo.
Con la regia di Alessandro Garilli, prodotto da Angelika Vision con il sostegno di Mibact e bando MigrArti, Io sono Rosa Parks è vincitore del premio G2 della sezione MigrArti alla 75esima mostra internazionale del cinema di Venezia.
Le proiezioni nelle librerie laFeltrinelli saranno in 16 città (Milano, Roma, Napoli, Bologna, Verona, Torino, Genova, Palermo, Firenze, Padova, Terni, Catania, Messina, Pescara, Lecce, Bari) e vedranno interventi e testimonianze del movimento Italiani Senza cittadinanza e associazioni locali attive nella prevenzione e contrasto del razzismo, tra cui Amnesty International ed Emergency e associazioni locali come Cambio Passo di Milano e Rete Oltre il Ponte di Pescara.
L’evento a Napoli
A Napoli, l’evento sarà a laFeltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia alle ore 18.30. Vi parteciperanno: l’attivista del movimento Italiani Senza Cittadinanza Fatima Edith Maiga, la testimone Dembele Aminata, Fatou Diako presidente dell’associazione HAMEF, e responsabile immigrazione DeMa, Bagya D. Lankapura, regista di seconda generazione.
Razzismo brutta storia
L’associazione Il Razzismo è una brutta storia, promossa dal Gruppo Feltrinelli, lavora per combattere le discriminazioni attraverso iniziative culturali e progetti didattici. Realizza percorsi nelle scuole, nelle biblioteche, nelle librerie e nelle carceri, e produce materiale didattico per docenti. L’associazione è basata a Milano ma lavora su tutto il territorio nazionale, ed è parte dello European Network Against Racism (ENAR). L’associazione Il Razzismo è una brutta storia è tra i promotori della campagna L’Italia Sono Anch’io e dal 2017 sostiene il lavoro del movimento Italiani Senza Cittadinanza nella battaglia per la riforma di una Legge obsoleta.
Italiani senza cittadinanza
Siamo gli “Italiani e Italiane senza cittadinanza“. Abbiamo età diverse, nati nelle città italiane o all’estero, ma tutti cresciuti nel Belpaese. La maggioranza di noi va ancora alla Scuola pubblica italiana, ma una parte è all’Università o lavora. 826mila sono gli alunni senza cittadinanza italiana e rappresentano il 9,4% della popolazione studentesca, secondo il Miur. Siamo tutti Italiani con una sola particolarità: non abbiamo un documento che lo possa testimoniare. Siamo figli di una patria che non ci riconosce. L’obsoleta legge n. 91 del 1992 non rispecchia l’attualità della nostra Italia, ci rende difficile e talvolta impossibile acquisire la cittadinanza italiana e molti di noi vengono considerati stranieri nel proprio Paese, liquidati come “Italiani col permesso di soggiorno”. Ma non siamo stranieri né straniere. Siamo gli “Italiani e Italiane senza cittadinanza”, uniti nel chiedere una legge 91/92 più aperta verso noi “figli invisibili”.
Fondazioni migrArti
Il progetto MigrArti è nato nel 2016 da una idea di Paolo Masini. Si tratta di un bando che ha l’obiettivo di coinvolgere le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia, con una particolare attenzione ai giovani di seconda generazione che fanno ormai parte integrante dal punto di vista umano, economico, culturale e lavorativo del tessuto sociale del nostro Paese.
