di Filomena Cristiano – Nell’ambito dell’indagine per la presunta maxi frode fiscale che ha coinvolto le società del gruppo imprenditoriale Alma spa e i suoi vertici è stato effettuato un maxi sequestro dal valore di 70 milioni di euro.
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanzia di Napoli, guidato dal colonnello Domenico Napolitano, ha posto i sigilli su una villa a Capri, uno yacht di 17 metri, lingotti d’oro e quadri di pregio (di artisti come Francesco Musante, Franz Borghese, Mario Schifani, Christophe Mourey e Andy Warhol).
La presunta maxi frode fiscale conterebbe ben 70 mln di euro. I finanzieri hanno inoltre messo i sigilli a circa 5 mln di euro in contanti e 17,3 mln sui conti correnti. Sono 16 gli immobili (oltre alla villa a Capri, anche a Sperlonga e Santa Maria Capua Vetere di 20 vani); auto Ferrari, BMW, Mercedes e Land Rover, uno yacht di oltre 17 metri, 5,3 kg di lingotti d’oro per 190mila euro, centinaia d’opere d’arte, gioielli e orologi di pregio (60 Rolex).
«Nonostante lo stratagemma utilizzato dagli indagati di intestare beni nella loro disponibilità (auto e yacht) a società della compagine» è la nota del Comando della Gdf, «le Fiamme Gialle sono riuscite a individuare e quindi a sequestrare l’ingente patrimonio dei responsabili della frode. Le enormi ricchezze accumulate attraverso il meccanismo delle indebite compensazioni, adottato per non versare le imposte al Fisco, servivano a sostenere il lussuoso tenore di vita dei principali indagati (Scavone Luigi e Barbarino Francesco) che, inoltre, potevano contare sulla disponibilità esclusiva di beni di valore (come una Ferrari e uno yacht) acquistati con risorse delle società del gruppo. Prosegue ora la ricerca delle ulteriori disponibilità finanziarie, in Italia e all’estero, da sottoporre a misura cautelare fino a concorrenza delle imposte evase». (Fonte: Guardia di Finanza di Napoli)