Venerdì 12 Aprile alla Feltrinelli in Piazza De Martiri, Fabrizio Coscia ha presentato il suo nuovo libro “I sentieri delle ninfe. Nei dintorni del discorso amoroso”, edito Exòrma. Accanto alla presentazione della giornalista Titti Marrone e della lucida analisi di Matteo Palumbo, l’attrice Alessandra Borgia ha interpretato degli estratti del volume, accompagnata al piano da Linda Vanacore.
Le Ninfe di inchiostro
Le ninfe di Fabrizio Coscia sono ninfe d’inchiostro e talvolta di pittura e di pellicola: la Lolita di Nabokov, l’Albertine di Proust, la Marthe di Pierre Bonnard. Ma sono soprattutto personaggi che si agitano tra le pagine, che sfuggono all’amante e che solo la penna dell’autore ha potuto e saputo fissare per sempre.
L’amore tra mania e gelosia
Il tema che emerge è quello amoroso (o per meglio dire, del discorso amoroso). Ma l’amore non è trattato alla maniera solita, come forza generatrice o come forza distruttrice. È piuttosto un innesto di mania e gelosia a cui l’amante non può sottrarsi. Non è stato un caso, quindi, che raccontare il libro di Fabrizio Coscia abbia significato interrogarsi su che cosa voglia dire mania, gelosia, innamoramento, amore; su chi siano le ninfe, e che cosa voglia dire attraversare i loro sentieri. Ha significato considerare la musica di Linda Vanacore tassello necessario per capire lo stesso andamento sinfonico del libro, e le interpretazioni di Alessandra Borgia un nuovo racconto, già diverso da quello di Coscia.
Se è vero che l’amore è un atto letterario, come ha affermato Titti Marrone, quello svoltosi allo Spazio Feltrinelli è senza dubbio un atto sovversivo. Parlando di amore, e ancor di più di eros, che è ciò in cui si risolve il libro di Coscia, si finisce col frugare tra i luoghi più ameni dell’animo umano, e con lo scoprirsi, e il conoscersi.