L’artista fiorentino Blub testimonia il suo passaggio per le strade di Napoli, regalando alla città quaranta diverse opere di street art tra lavori originali e stampe.
Totò e molte altre importanti personalità e icone, da Carlo III di Borbone a “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer indossano la maschera da sub e si tuffano fra le mura della metropoli, da Spaccanapoli a San Gregorio Armeno, immergendo il centro storico in un mare d’arte.
Fra onde e bolle, il quartiere partenopeo acquista sempre più tesori da aggiungere al patrimonio artistico della street art: sportelli metallici del gas o della luce diventano capolavori grazie alla tecnica del paste up, che dona loro un nuovo valore, pur mantenendo i segni dettati dal tempo e che raccontano grazie ad essi, la storia di icone e città.
Tramite questa tecnica, i lavori dell’artista possono essere esposti ovunque voglia, integrandoli con l’arredo urbano delle metropoli, strappando un sorriso a chi si immerge nelle strade del centro storico o chi vaga per zone più remote. Immerse in acqua le grandi icone della storia riprendono vita, senza peso e senza tempo, fluttuando in simbiosi con l’ elemento e ricambiando lo sguardo dello spettatore.
“Questo progetto si chiama “L’arte sa nuotare“, immergo in acqua muniti di maschera da sub personaggi storici di valore che, con il loro operato e talento tramandano la loro grandezza fino ad oggi. Il messaggio è che nonostante ci si possa trovare in un mare di difficoltà, a volte inevitabili nella vita, abbiamo sempre le risorse per trovare soluzioni, l’arte è una di queste risorse. L’ animo dei napoletani rispecchia molto questa filosofia” dichiara Blub, la cui identità è attualmente segreta. “Mi sono innamorato di questo posto – ha aggiunto – della bellezza in ogni angolo e della vivacità che si respira. Qui la gente è unica, mi ci trasferirei“.