Come da tradizione, la domenica in albis la città di Pagani si anima al suon di castagnette e tammurriate. Al via i solenni festeggiamenti in onore della Madonna delle Galline: si inizierà venerdì 26 con l’apertura del Santuario.
Il conto alla rovescia è partito. Con Pasqua ormai alle spalle, a Pagani ci si prepara all’evento più atteso dell’anno. Da venerdì 26 a martedì 30 aprile si celebra la Madonna delle Galline, una festa che contraddistingue l’identità della cittadina dell’alto salernitano. Tante le novità quest’anno, in un programma ricco di appuntamenti, che vi farà venir voglia di vedere coi vostri occhi questo particolare connubio di fede e folklore.
Storia, tradizioni e religione si fondono perfettamente in un caleidoscopio di voci, colori e sapori, che rende unica ed indimenticabile questa festività tutta paganese, riconosciuta anche patrimonio immateriale d’Italia dall’Istituto centrale per la Demoetnoantropologia. Durante i giorni della festa, Pagani si ferma e si è catapultati in un’altra dimensione, quasi ossimorica: mondana e religiosa, gioconda e sacrale.
Perché “delle Galline”?
La festa della Madonna del Carmelo, detta “delle Galline”, affonda le proprie radici in un passato lontano.
Alcuni storici parlano di galline già tradizionalmente offerte alla Madonna dagli abitanti del luogo nel VII secolo. Tuttavia, la leggenda che attribuisce questo inconsueto appellativo alla Vergine è un’altra. In verità, sarebbe più corretto parlare di leggende. Si racconta che, per sopravvivere all’iconoclastia dell’VIII-IX secolo, una tavola lignea raffigurante Maria sia stata probabilmente portata in zona da alcuni monaci in fuga dall’Oriente. Situato in precedenza nella chiesa di Tramonti, si narra che il quadro mariano sia arrivato a Pagani in seguito ad un forte temporale, trascinato a valle da una valanga di fango e detriti. Nel XVI secolo, il quadro fu riportato alla luce, nel giorno dell’ottava di Pasqua, da alcune galline che razzolavano. Dopo i primi miracoli, si decise, quindi, di erigere una chiesa nel luogo del ritrovamento del quadro della Madonna del Carmelo, ribattezzata poi “delle Galline”. Dal 1958, la chiesa è anche un santuario. Tradizione vuole che, in segno di devozione alla Vergine, la comunità offra volatili, in particolare galline, alla Madonna durante la processione della domenica.
Come si svolge?
I festeggiamenti per la Madonna delle Galline coprono un arco di più giorni. La festa comincia il venerdì dell’ottava di Pasqua e si conclude il lunedì successivo, mentre la giornata clou è la domenica.
Dopo essere state chiuse alla fine delle celebrazioni pasquali, le porte del santuario vengono riaperte il pomeriggio del venerdì, ed è allora che comincia la festa della Madonna delle Galline. Ad attendere l’apertura del santuario, centinaia di fedeli in attesa, insieme ai tammorrari, i grandi protagonisti di questa festa.
La processione della statua ottocentesca della Madonna prende il via dal santuario la domenica mattina, dopo la consueta celebrazione. La natura del corteo è sintetizzata perfettamente in uno dei canti più importanti della tradizione paganese (‘a ffigliola), dedicato alla jurnata soja (della Madonna), che recita “’A Madonna jesce ‘e nnove e s’arretira a calata ‘e ll’ora”. La processione, infatti, parte alle 9 dal santuario, e si ritira al “calar del sole”, dopo aver visitato tutte le strade della città, con la straordinaria partecipazione dell’intera comunità, tra cascate di coriandoli, innumerevoli batterie di fuochi d’artificio, e l’immancabile accompagnamento della banda musicale.
In un film-documentario disponibile su YouTube, Vincenzo Romano, noto cantore paganese, sottolinea la dimensione totalizzante della festa, poiché “[a] Pagani la Madonna delle Galline è Natale, Capodanno e Pasqua […]. È la festa proprio di Pagani. La viviamo in una maniera incredibile. A trecentosessanta gradi […]”. Prima di far ritorno al santuario al crepuscolo, lo scambio dei doni con i padri Redentoristi in piazza Sant’Alfonso.
Canti e danze: la tammurriata
Preziose fonti di preservazione delle tradizioni e dei dialetti locali, i canti richiamano una passione oltre tempo, e rappresentano una perfetta commistione di sacro e profano. Dedicati alla Vergine, esprimono anche tutta l’anima ‘gitana’ della popolazione paganese, con la loro musica coinvolgente e le danze che l’accompagnano.
La tammurriata paganese è molto di più di un tipo di tarantella napoletana: viene suonata e ballata per tutta la durata della festa, fino alla simbolica deposizione delle tammorre da parte dei tammorrari il lunedì mattina. Questo passaggio segna ufficialmente la fine degli annuali festeggiamenti.
Come si intuisce dal nome, strumento principale è la tammorra, un grande tamburo a cornice, accompagnato spesso da altri strumenti della tradizione popolare locale. Tra gli altri, tipici sono il tamburo a frizione (“Putipù” o “Caccavella”), per produrre i bassi della tammurriata; uno strumento a tre pezzi con sonagli di latta, conosciuto come “Triccheballacche”; lo “Scacciapensieri”. Al suono della tammurriata, coppie di ballerini si incrociano in un ritmo sfrenato, con movimenti sinuosi e aggraziati, che coinvolgono principalmente busto, braccia e mani. Proprio con le mani, i ballerini accompagnano i tammorrari, usando le tradizionali castagnette (nacchere).
I toselli
Non è facile spiegare la natura del tosello. Non è il semplice allestimento di un altare alla Madonna, ma una roccaforte della tradizione paganese e luogo di aggregazione popolare in cui la dimensione sacra e quella profana si uniscono in un mélange che sottolinea quanto entrambe siano mutualmente indispensabili. Le vie del centro di Pagani sono costellate di toselli, pieni di vita, musica, buon cibo e preghiere. I toselli diventano il fulcro dei festeggiamenti e attirano maggiormente l’attenzione dei turisti, venuti da tutta la regione per ammirarli. Tra i più importanti, ricordiamo i toselli ‘e l’africano e ‘ngopp ‘e palazzin.
La tradizione in tavola
Non c’è tradizione che si rispetti senza il corredo dei piatti tipici. E la Madonna delle Galline, in questo, non si batte. Il vero cult della festa è il tagliolino, mangiato rigorosamente al ragù, col tradizionale ‘schizzo’. Completano il menu i carciofi arrostiti sulla ‘fornacella’, tortano e casatiello, pane e salame. Infine, sulle tavole paganesi troviamo la regina dei dolci pasquali, la pizza di grano, ovvero la pastiera. Il tutto è accompagnato dal buon vino rosso, che alla Madonna delle Galline non può mai mancare! Tutto questo non caratterizza esclusivamente le tavole delle famiglie paganesi, ma lo si può trovare anche in forma di street food per le strade della città e nei vari toselli.
Gli appuntamenti di quest’anno
Giri di tammurriata, degustazione dei piatti della tradizione nei toselli, visita al santuario: questi sono i must per vivere a pieno la festa. Tuttavia, quest’anno il programma è davvero fitto, con tante iniziative fresche e interessanti. Nel weekend, le associazioni “Le vie dei Colori” e “L’arte dell’associazione Madonnari”proporranno persino infiorate per le strade e in piazza D’Arezzo.
Venerdì 26 aprile
Si inizia venerdì 26 aprile, con l’apertura del santuario alle 18. A seguire, una degustazione di prodotti tipici a cura dell’Associazione “Ritratti di Territorio”, presso Palazzo San Carlo, in piazza D’Arezzo. Alle 18:30, apertura del vernissage fotografico dell’associazione “Ambress Am…Press”, di cui vi parleremo più avanti. Alle 22, infine, presso il Santuario della Madonna delle Galline, l’appuntamento per Mistica – Concerto di Musica Sacra “Tra Laico e Popolare”, a cura di Vincenzo Romano e Laura Paolillo.
Sabato 27 aprile
Sabato si inizia alle 10:30, con il convegno “La Festa, la Tutela e la Valorizzazione del Patrimonio Orale e Immateriale”, organizzato dall’associazione “Ambress Am…Press”, che si svolgerà presso il salone dell’Annunziatella, annesso al santuario. L’evento sarà seguito alle 12 da una degustazione di tagliolini in piazza d’Arezzo, organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi. Alle 18, Vincenzo Romano e Laura Paolillo cureranno “Per Choros”, un altro momento di canti e danze popolari, che si terrà presso la chiesa della Santissima Addolorata, in piazza d’Arezzo. Infine, nel tosello storico ‘e l’african (Via Matteotti), uno dei più antichi e importanti di Pagani, a partire dalle ore 20 verrà proiettato gratuitamente il film “L’Africano”, in onore di Franco Tiano, personalità di spicco della tradizione paganese, morto nel 2008.
Domenica 28 aprile
La domenica è il vero e proprio giorno della Madonna delle Galline. Si inizia con la processione e i festeggiamenti proseguono ininterrottamente fino a notte inoltrata. I toselli si aprono al passaggio della Madonna, pronti ad accogliere centinaia di visitatori che invadono l’intero territorio cittadino. Questa è la giornata in cui fede e folklore diventano un tutt’uno: le strade prendono vita grazie alla straordinaria partecipazione popolare. Una raccomandazione per domenica? Scarpe comode, zaino in spalla…e un paio di nacchere sempre a portata di mano. Per gli amanti della musica e del ballo, infatti, i toselli e, in particolare, la Villa Comunale diventano il cuore della tradizione musicale paganese. Qui si ritrovano tanti musicisti che cantano e suonano, attirando le persone che, spontaneamente, si raggruppano e cominciano a ballare. Un richiamo naturale, insomma. Basta una singola nota, un grido, un tocco di tammorra per scatenare una reazione a catena. Tutto questo si ripete fino a notte fonda.
Alle 12 è in programma anche un’altra degustazione di tagliolini organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi, questa volta in Via Zito.
Il Ritmo Festival
Lunedì 29 e martedì 30 sono i giorni dedicati principalmente al Ritmo Festival. Alle ore 20 di lunedì 29 aprile presso i diversi toselli avrà luogo il festival di musica popolare “Suoni dal Cuore”. Invece, evento di punta e momento conclusivo dell’edizione 2019 della Madonna delle Galline è il concerto di Eugenio Bennato, in programma il 30 aprile alle ore 21 in piazza Corpo di Cristo.
Il contest per gli amanti della fotografia
Anche quest’anno torna la rassegna fotografica Istantanee della Festa (XII edizione), promossa e organizzata dall’associazione culturale “Ambress…Am..Press”. La mostra sarà inaugurata venerdì 26 aprile alle 18:30 a Palazzo Pinto e sarà visitabile fino al 5 maggio 2019.
Come ogni anno, il progetto dell’associazione prevede un contest fotografico, al quale tutti possono partecipare con foto scattate dall’inizio alla fine della tradizionale festa, ovvero dalle 18 di venerdì 26 aprile alle 9 di lunedì 29 aprile. Il costo dell’iscrizione al concorso è di 10 euro; gratuito, invece, per gli under 14. La premiazione, domenica 5 maggio alle 20, presso il salone dell’Annunziatella.
Da venerdì 26 aprile a domenica 5 maggio sarà aperto anche l’Instagram Challenge #madonnadellegalline (VII edizione), al quale si potrà partecipare pubblicando le proprie foto accompagnate dagli hashtag #Istantantaneedallafesta, #Igers_salerno, #Igerscampania, #ambressampress. Qui trovate tutte le informazioni e i regolamenti.
La Madonna delle Galline vi aspetta questo weekend a Pagani! Per saperne di più, potete consultare la pagina web dell’Arciconfraternita del santuario, che organizza la festa, e le diverse pagine Facebook che si interessano della promozione, tra cui quella gestita dall’Associazione Eventi di Pagani.