Dopo un periodo particolarmente stressante dal punto di vista psico-fisico, cosa c’è di meglio di un soggiorno alle terme? Ecco, le 10 migliori terme in Campania.
Se Giovenale poneva già l’accento sull’importanza del corretto bilanciamento tra facoltà intellettive e benessere fisico nell’antica Roma, sintetizzato appunto dal verso mens sana in corpore sano, anche oggi siamo consapevoli di tutti vantaggi delle terme, concepite come luoghi di ristoro e riabilitazione per il corpo ma anche per la mente.
Le terme oggi e allora
Oltre a contribuire alla cura del corpo con le importanti proprietà terapeutiche e riabilitative delle acque termali, le terme diventarono un cardine della vita sociale nell’Impero Romano, configurandosi come luoghi squisitamente ricreativi dove ci si incontrava per i più svariati motivi. Tra i fumi e le acque delle terme, infatti, non era raro incontrare amici e conoscenti, discutere degli annessi e connessi della Res Publica, cercare agganci e appoggi politici, dedicarsi al gossip dell’epoca. Insomma, parliamo di veri e propri luoghi di aggregazione sociale, spesso caratterizzati da ambienti balneari, palestre, giardini prevedevano anche botteghe per la vendita di cibo e bevande, sale per spettacoli, luoghi di risposo, persino biblioteche, come suggerisce Pontani.
I Romani avevano ideato già allora un efficiente sistema di camere con diverse temperature, riproposto a grandi linee ancora oggi nei percorsi benessere: frigidarium, tepidarium e calidarium, quest’ultima la stanza più calda per eccellenza.
Le terme continuano a rappresentare templi del benessere psico-fisico, in cui, oggi come in epoca romana, percorsi terapeutico-curativi e rigenerativi aiutano il corpo e la mente a ritrovare l’equilibro.
La natura delle sorgenti termali
Durante la sua lunga permanenza a grande profondità, l’acqua si arricchisce di sali minerali ed altre sostanze che ne modificano le qualità fisico-chimiche. Il riscaldamento dell’acqua e la sua fuoriuscita sono particolarmente collegati all’attività vulcanica e sismica, poiché la risalita è favorita in prossimità delle faglie e delle fratture della crosta terrestre.
Il turismo termale in Campania
Grazie alle loro peculiari caratteristiche idro-geologiche, sono Campania e Veneto a raccogliere più della metà dell’intera fetta di turismo termale italiano (si parla di circa il 60%).
In particolare, la Campania è una regione estremamente ricca di sorgenti termali, che sono famose in tutto il mondo. Ciò è dovuto essenzialmente alla natura vulcanica della regione e non è un caso che la massima concentrazione di acque termali sia registrata nell’area flegrea e nel napoletano, dove è tipico il fenomeno del vulcanismo.
Ma, dove andare se si vogliono provare i benefici delle acque termali in Campania? Tra i principali poli, Ischia è un vero e proprio gioiello, ma la lista di sorgenti termali è molto lunga. Ecco 10 possibili alternative, resta solo l’imbarazzo della scelta!
1. Terme di Ischia: Forio e Casamicciola
Di natura vulcanica, l’isola nel golfo di Napoli è uno tra i siti termali più conosciuti e apprezzati al mondo, con un’ampia disponibilità termale, concentrata su un esiguo territorio. Appartenenti al gruppo salso-bromo-iodico e salso-alcalino-solfato, le sorgenti termali sull’isola sono numerose. Tra le più importanti, ricordiamo la Baia di Sorgeto, il Parco del Castiglione, i Giardini Poseidon.
Il complesso termale della Baia di Sorgeto, al quale si può accedere gratuitamente, è conosciuto per l’interessante mélange tra l’acqua termale, che sgorga a 90°, e le correnti marine più fredde, che crea le condizioni ideali per la balneoterapia. La talassoterapia è anche una delle possibilità da provare a Sorgeto.
Presso Forio, famosi anche i Giardini Poseidon, dalle acque salso-bromo-iodiche e salso-alcaline-solfate, particolarmente indicate per il trattamento di patologie interessanti il sistema muscolo-scheletrico e neuro-muscolare, problemi ginecologici, dermatologici e respiratori. Tra i trattamenti più importanti, la massofisioterapia, fisioterapia, inalazioni e aerosol, per non parlare della stufa sudatoria, ovvero, in linea con le altre aree flegree, grotta scavata nel tufo. Le sorgenti acquifere possono essere anche ipertermali, con temperature di 40° e oltre.
Uno dei complessi più famosi del comune dell’isola flegrea è il Parco termale del Castiglione, a Casamicciola. Si differenzia dagli altri stabilimenti poiché è l’unico ad ospitare un hotel di lusso interno. Le terme di Casamicciola offrono acque termali di origine cloruro-sodica-solfata e, grazie alle ottime concentrazioni di sali minerali, sono ideali per il trattamento di innumerevoli malattie neurodegenerative, circolatorie e respiratorie, ma agiscono anche su infezioni ginecologiche. Tra i principali trattamenti, i bagni termali, la fangoterapia, inalazioni, aerosol, massoterapia, trattamenti eudermici. Tra le piscine più particolari, l’Aegina presenta cascate termali scavate nella roccia, con una temperatura alla sorgente di 38°.
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Ischia (pt.2): Barano e Sant’Angelo
Non possiamo non citare almeno altri due centri termali importanti ad Ischia, perché il gioiello termale della Campania offre una concentrazione termale davvero unica al mondo, per un’isola di soli 46,3 km2. A Barano d’Ischia troviamo il Parco Termale della Fonte delle Ninfe di Nitrodi, le cui acque sono ipotermali, solfatate alcaline e terrose, adatte al bagno ma soprattutto potabili. Dalle proprietà curative e cicatrizzanti, l’acqua di queste terme è ideale per migliorare le funzionalità de reni e per problemi gastroenterici. Infine, le Fumarole di Sant’Angelo sono note soprattutto per la sabbia che può raggiungere temperature altissime (tra i 30° e i 100°). Fin dall’antichità, infatti, le sabbiature sono usate come forma di trattamento terapeutico.
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Le Stufe di Nerone
Decantante da Ovidio nella sua Ars Amatoria, e da Plinio nella Naturalis Historia, già il nome ne annuncia la storicità. Situate a Bacoli, vicino a Pozzuoli, le acque termali delle Stufe di Nerone sgorgano ad una temperatura di 74° e, perciò, vengono classificate come ipertermali. Il vapore termale è ricco di sali minerali, prezioso vantaggio dell’attività vulcanica nell’area flegrea, che induce una sudorazione disintossicante, con funzioni antistress e miorilassanti. Questo avviene principalmente in bellissime grotte naturali, caratterizzate dall’alta umidità, chiamate stufe sudatorie, da cui il nome del complesso termale. Piscine esterne alimentate da acqua termale e stufe sono affiancate da spa e centro benessere che propone un ventaglio variegato di trattamenti.
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Terme di Agnano
Le terme di Agnano vantano una storia millenaria: sono tra i complessi termali più antichi d’Italia, di cui i primi resti risalgono al IV-III secolo a.C. In epoca romana, fu Adriano a volere le terme di Agnano, ordinando la costruzione di un complesso addirittura a sette livelli, tra il I e il II secolo d.C. Le terme sono caratterizzate dalle Stufe di san Germano, grotte termali in tufo, alimentate dai caratteristici soffioni vulcanici, che, grazie alle altissime temperature (40-70°) l’eliminazione delle sostanze tossiche. Ottime per le patologie soprattutto di natura artroreumatica, ma anche ginecologica, artro-reumatica, respiratoria e vascolare.
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Terme di Castellammare di Stabia
Tra le terme più rinomate della Campania, meritano un posto speciale quelle di Castellammare di Stabia, paesino sulla costiera sorrentina, non lontano da Pompei. Le terme di Castellammare sono state inaugurate nel 1836 e presentano 28 fonti di natura principalmente acque solfuree, bicarbonato-calciche, salse, medio-minerali. L’acqua di Stabia ha significative proprietà riabilitative e aiuta nella cura di un gran numero di patologie, per cui sono consigliate per chi soffre di problemi gastroenterici, otorinolaringoiatrici, artroreumatici, respiratori, dermatologici, disturbi del metabolismo, e molti altri. Oltre ai tradizionali fanghi, molto ampia l’offerta dei trattamenti, che includono fra gli altri chinesiterapia, balneoterapia e magnetoterapia.
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Terme Vesuviane di Torre Annunziata
Le terme Vesuviane si trovano in una cornice non indifferente. A poca distanza da Pompei, queste acque termali erano già ben conosciute all’epoca ei romani che, per primi, le seppero valorizzare. Sorgano a 26° e sono classificate come salso-bicarbonato alcalino-terrose. Diversi i servizi offerti a corredo dei trattamenti curativi delle terme, tra i quali la possibilità di godere di spiagge di origine vulcanica, palestre e altri centri sportivi.
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Terme di Contursi
Con la più alta concentrazione di anidride carbonica in Europa, le terme di Contursi (SA) sono molto popolari per il relax e per la cura di alcune patologie, soprattutto vascolari. Divise in calde e fredde, le acque termali di Contursi appartengono a tre grandi gruppi: sulfuree-bicarbonato-calciche, sulfuree-bicarbonato alcalino terrose, sulfuree-bicarbonato alcalino terrose salse. Tra i vari stabilimenti, l’Hotel Cappetta utilizza le sorgenti Pruno Sottano, con tutte le loro proprietà ottimali per la cura contro osteoporosi, reumatismi, bronchiti. La temperatura più calda è di 48°. Per problemi delle vie urinarie e digerenti, invece, sono indicate le acque fredde. Le terme sono in convenzione con le Asl per fangoterapia, balneoterapia e cure inalatorie. Le terme di Vulpacchio, invece, sono costituite da acque ipertermali di carattere oligominerale bicarbonato alcalino, ideale per la cura di patologie epatiche e gastrointestinali, ma anche dermatologiche e respiratorie.
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Terme di Telese
Lo stabilimento di Telese Terme (Benevento), aperto nella seconda metà del XIX secolo, è immerso nell’affascinante cornice di un parco, che ospita diverse strutture ricreative, piscine di acqua termale sorgiva e finanche un centro congressi.
Grazie alle loro proprietà curative, le acque termali sulfuree-carboniche-magnesiache sono efficaci su diverse patologie, principalmente relative all’apparato circolatorio, poiché la grande concentrazione di anidride carbonica favorisce la circolazione periferica e l’attività cardio-vascolare. Vantaggi significativi anche per il sistema gastrointestinale, per problemi reumatologici, dermatologici e respiratori. Anche a Telese Terme è possibile unire una serie di trattamenti terapeutici (fangoterapia, inalazioni e aerosol, riabilitazione neuromotoria e respiratoria, fra gli altri) ad altre attività distensive e curative, come ginnastica, fisiokinesiterapia, magnetoterapia, jonoforesi.
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Terme di San Teodoro
Quasi uniche in provincia di Avellino, anche le terme di San Teodoro sono caratterizzate da acque termali ricche di anidride carbonica e di zolfo, ideali per la cura di patologie al sistema cardiovascolare e respiratorio, nonché per problemi dermatologici e reumatici.
La zona della Valle d’Asanto è caratterizzata da diversi fenomeni vulcanici e idrogeologici e il suo epicentro è il lago delle Mefite, di fatto contraddistinto da fenomeni di vulcanismo – le fumarole – e da fanghi bollenti. Lo stabilimento delle terme di San Teodoro risale alla seconda metà del XVIII secolo, e le sue solfuree acque termali, con temperatura alla sorgente di 28°, sono classificate come solfato – bicarbonato – alcalino – terrose. Tra i principali trattamenti terapeutici ricordiamo la balneoterapia e l’idropinoterapia. Innumerevoli le proprietà benefiche delle acque sulfuree anche per il sistema neurovegetativo, endocrino e articolare.
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Terme di Sinuessa
Nota come la città sommersa, Sinuessa diventò una delle città più prosperose dell’Impero Romano. Ci troviamo nell’odierna Mondragone, in provincia di Caserta, dove le terme di Sinuessa arricchiscono il già interessante patrimonio artistico-culturale.
A fronte del grande apprezzamento in antichità, le terme di Mondragone non sono ancora al pari delle precedenti sorgenti termali in termini di riconoscimento e popolarità. Una sola struttura alberghiera che di fatto usufruisce delle acque sulfuree del luogo non è sufficiente a far decollare il turismo termale sul territorio. Tuttavia, i valori ottimali delle acque termali rendono le terme di Sinuessa paragonabili agli altri siti della Campania e d’Europa.