Una sorpresa tanto inaspettata quanto piacevole quella di Toni Servillo ai ragazzi del progetto culturale “La grande bellezza”.
Prende proprio il nome dal film vincitore di Oscar di Paolo Sorrentino e di cui Servillo è protagonista il progetto che ha come scopo la riscoperta della bellezza perduta dei patrimoni abbandonati delle periferie.
<<Educare i bambini alla bellezza significa dar loro la possibilità di scegliere se restare o andare via>>. Sono queste le parole di Servillo che ha incontrato i ragazzi alla Sartoria Attolini, dove sono stati confezionati gli abiti di Gep Gambardella usati ne “La grande bellezza”.
Sono circa 600 gli allievi dell’interland napoletano che hanno preso parte al progetto ideato da Officinae Efesti, i quali hanno trascorso 660 ore in laboratori formativi. Il risultato è quello di guardare alla periferia con nuovi occhi, di vederla come un luogo privilegiato per le attività di promozione culturale.
“La grande bellezza” si ricollega anche a Matera 2019 Capitale della Cultura grazie alla partecipazione del suo progect manager supervisor Agostino Riitano.
<< Oggi il Sud Italia, con Matera e le aree periferiche, testimonea che al centro dell’Europa i processi di cambiamento civile passano dalla cultura>> sono state le sue parole.
Riitano ha, inoltre, sottolineato come il sud stia vivendo un momento di fermento senza precedenti, dove a fare la differenza sono le persone piuttosto che le cose.