di Maria D’Angelo – Camilla è una tartaruga di terra di 5 anni, della specie Testudo Hermanni, che vive libera in giardino e può muoversi e correre senza restrizioni. La Testudo Hermani è tra le tartarughe più diffuse in Italia, una specie molto longeva per cui è importante pensare al futuro dell’esemplare, garantendo cure specifiche per la stessa sopravvivenza.
Ogni anno Camilla va in letargo, che dura in media tutto il periodo freddo, per risvegliarsi poi in primavera. Quest’anno però, al risveglio, la proprietaria si rende conto che Camilla aveva difficoltà a camminare. La tartaruga aveva grosse difficoltà a muovere uno degli arti anteriori e controllandola approfonditamente, la proprietaria si rende conto di una ferita alla zampa, per cui decide di farla visitare da un veterinario per animali esotici.
Quante volte si sente dire: “Ma è solo un animale… è solo una tartaruga, si può fare poco per curarla”?
Questa volta invece no, è andata diversamente, e l’accorta e sensibile proprietaria di Camilla si è rivolta ad una veterinaria specializzata nella cura degli animali esotici e non convenzionali.
Camilla viene così portata nella clinica veterinaria e la gravità della lesione è subito evidente.
“L’arto si presentava edematoso, la lesione profonda, molto estesa e la piccola tartaruga non riusciva a muovere l’arto correttamente. Così decido di effettuare una radiografia che mostra purtroppo il coinvolgimento delle strutture ossee sottostanti” racconta la dottoressa Amelia D’Ambrosio, il medico veterinario specializzato in animali esotici che ha preso in cura Camilla.
Purtroppo dalla visita sembravano non esserci molte soluzioni, e i tentativi di recuperare la zampa risultano del tutto inutili, per cui diventa necessario amputare la zampa della piccola tartaruga.
La piccola Camilla viene sottoposta ad un intervento di amputazione ma, nonostante la dolorosa decisione, la dottoressa D’Ambrosio riesce a trovare un modo geniale per garantire alla tartaruga la piena mobilità: applicare una piccola ruota di un’auto giocattolo come protesi in corrispondenza dell’arto.
“Al risveglio dall’anestesia, superate le prime difficoltà, Camilla ha cominciato a muoversi nuovamente già poche ore dopo l’intervento, dimostrando grande forza di volontà e capacità di adattamento” spiega la dottoressa D’Ambrosio (www.
Fortunatamente il decorso procede bene e anche alle visite di controllo Camilla si presenta attiva e vigile, con la ferita in via di guarigione, e dopo solo una settimana la tartaruga riprende ad alimentarsi normalmente, tornando a vivere libera e felice nel suo giardino.
Una piccola storia dal lieto fine, che però grazie alla sensibilità di una proprietaria e di una dottoressa, e la forte volontà di una tartaruga di continuare a vivere, riporta fiducia nella vita e nel futuro.