Franco Roberti, l’ex procuratore Antimafia, è l’uomo su cui punta il Pd alle Europee. Un segnale forte che viene ribadito anche dall’ex ministro della giustizia Orlando: “bisogna ripartire da un tema che è stato declassato dal nuovo governo”.
Roberti è l’uomo di punta del Pd alle Europee, si riparte dall’Antimafia e dal Sud. Il Partito democratico tenta di emergere nuovamente nella scena politica nazionale, lasciandosi alle spalle la debacle elettorale dell’anno scorso alle Politiche. Lo fa cercando di ripartire dal Sud e facendosi portavoce della battaglia contro la criminalità e della legalità, affidando all’ex procuratore Antimafia, Franco Roberti, il ruolo di capolista alle europee.
Il Pd scommette su di una persona di un certo livello e di certo non può permettersi di sbagliare. L’ex ministro della giustizia Andrea Orlando, del governo targato Pd ha rilasciato un’intervista a “Cronache di Napoli”, facendo il punto della situazione politica italiana e spiegando la candidatura di Roberti.
Spiega che se gli altri candidati prendessero più voti, a risentirne non sarebbe solo il segretario Zingaretti ma la credibilità del Partito democratico in Campania e nelle altre regioni interessate all’operato dell’ex procuratore. Ritiene che ormai, con un governo guidato da M5S e Lega, il tema della mafia sia stato completamente derubricato, pensando solo all’immigrazione e questo non può andar bene.
Non si risparmia nel parlare del caso Siri e poi di ciò che è stato detto a proposito dell’operato del Pd in Europa e ci tiene a sottolineare che ogni singolo voto in più rispetto a ciò che si è avuto lo scorso 4 marzo sarà fondamentale perché segnerà una ripresa.