Boom della Lega al Sud: aumentano consensi e ambizioni e ora è caccia all’anti-De Luca.
Boom della Lega al Sud: fino a pochi mesi fa, non si sarebbe neanche immaginato un risultato come quello ottenuto dal carroccio nel Mezzogiorno. Alle Politiche del 2008 ottenne solo il 3% e ora alle Europee ha raggiunto ben il 12% a Napoli città e il 19% su base regionale. Che sia merito di Pina Castiello, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Mezzogiorno e il coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa?
I due sono stati, di certo, i primi a credere nell’ascesa di Matteo Salvini al Sud e il loro obiettivo ora, è quello di creare una classe dirigente e radicare la Lega sul territorio per vincere le prossime sfide. E quindi, ora, è il momento di puntare alla Regione e decretare ufficialmente l’anti-De Luca targato Lega.
Per quanto riguarda gli equilibri interni, l’asse Nespoli (ex senatore e sindaco di Afragola) – Castiello, pare che punti a contenere l’area che fa capo a Cantalamessa e alla coordinatrice cittadina (non eletta alle europee), Simona Sapignoli, molto sostenuta da molti vecchi “camerati”.
Cantalamessa ha tenuto a precisare:
“Ho preso atto con piacere della manifestazione di interesse e di adesione al progetto della Lega. Sta nascendo un partito identitario e nazionale che vuole riporre al centro della propria azione politica il territorio.”
La crescita della Lega in Campania è stata superiore alle aspettative: che i napoletani abbiamo dimenticato, davvero, i trascorsi leghisti? Intanto, il partito pensa al futuro e si prevedono aperture di scenari molto più ambiziosi. Tra l’altro, sembra che questo stesso futuro potrebbe essere roseo per Cantalamessa in quanto i suoi rapporti con Salvini pare siano ottimi e poi è stato lasciato alla guida del partito in Campania (una delle poche regioni a non esser state “commissariate” nella guida dal leader del carroccio).
Il Ministro dell’Interno, ha spiegato così, le sue decisioni:
“Perché cambiare proprio adesso che, al netto di lenzuola e proteste di piazza, anche alle pendici del Vesuvio cominciano ad apprezzarmi?”
In più, Nunzia De Girolamo, Giampiero Zinzi, Severino Nappi e altri big di altre formazioni del centrodestra hanno bussato alla sua porta ma è rimasta chiusa; il vicepremier è convinto sia meglio non accogliere i transfughi.