L’attesissimo parco urbano di piazza Garibaldi ancor prima della sua inaugurazione è preda del degrado, nonostante la recinzione del cantiere.
Bosco urbano a piazza Garibaldi: il progetto
Il primo bosco urbano cittadino avrebbe dovuto accogliere gli abitanti della città di Napoli a giugno, in occasione delle Universiadi. Il progetto, ideato da Dominique Perrault, prevedeva la piantumazione di 300 piante, la costruzione di campi di pallacanestro e calcetto ed una cavea per il cinema all’aperto. L’obiettivo è quello di riqualificazione di una zona degradata della città. Una magnifica possibilità per un processo di ripristino del decoro urbano che potrebbe rappresentare il primo passo per ridare dignità, decoro e ordine ad uno dei centri più frequentati della città. Si è però dimostrata l’ennesima occasione sprecata dal momento che, a pochi giorni dall’inaugurazione, è sede di un’inciviltà disarmante.
Degradato il bosco urbano: la denuncia dei verdi
“Ci saranno telecamere per la video sorveglianza e si potrebbe pensare anche alla presenza di guardie giurate. Il giardino dovrà essere ben tenuto”, spiega l’assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese qualche giorno dopo l’apertura dei cantieri. A qualche mese di distanza però l’utopico bosco urbano è contenitore di stracci, rifiuti e persino la capanna di un senza tetto che dorme nell’area insieme ad almeno un’altra persona.
La denuncia arriva da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, e dal consigliere del ‘Sole che Ride’: “Alcuni cittadini ci hanno segnalato la presenza della casupola, allestita da un senzatetto, all’interno dei nuovi giardinetti di piazza Garibaldi. L’area non è stata ancora inaugurata, è recintata, ma è già preda del degrado ed è evidentemente priva di controllo. E’ molto grave che si permetta una cosa del genere in un’area che non è stata ancora aperta al pubblico. Come sarà ridotta quando sarà inaugurata? Sarà già un porcile?”.
E ancora: “Ci chiediamo inoltre chi si occupa del controllo dell’area di cantiere. Abbiamo inviato una nota al Comune di Napoli per evidenziare questo caso che, tra l’altro, rappresenta un potenziale pericolo anche per l’occupante della casupola. Occorre smantellare quel giaciglio, trovare una collocazione più dignitosa al senzatetto per le ore notturne e allestire un servizio di sorveglianza che faccia in modo che l’accesso all’area sia consentita esclusivamente a chi lavora all’interno del cantiere”.
La denuncia è pero rivolta in particolare ai cittadini e al loro buon senso, questa volta non si parla di mafia o camorra ma dell’inciviltà di persone che violentano la propria città, incuranti della bellezza straordinaria che le circonda.
