Con l’Onda Pride alle porte, perché non prepararsi alla manifestazione con una bella maratona di film a tema?
I concetti di inclusione e diversità oggi sono abbastanza radicati nella cultura di massa da offrire un ampio spettro di personaggi straordinari per genere e orientamento sessuale, ma come scegliere cosa guardare? Quali sono i film che rappresentano meglio la complessità dei rapporti fra persone così variegate? Ecco una piccola lista di titoli a cui dare un’occhiata!
In & Out (1997)
Trama: Howard Brackett (Kevin Kline) è un professore di letteratura inglese di una piccola città dell’Indiana, appassionato di poesia e di Barbra Streisand. Mentre l’uomo sta organizzando le nozze con la sua fidanzata storica, la sua anonima e tranquilla esistenza viene sconvolta da un colpo di scena. Durante la cerimonia di consegna degli Oscar, un suo ex studente, divenuto un celebre attore, lo include nel suo discorso di ringraziamento, riferendosi a lui come “il mio professore gay”. Sconvolto da questa dichiarazione in diretta televisiva, Howard dovrà avviare un difficile percorso di autoconsapevolezza, che lo porterà a riconoscere ed accettare la propria omosessualità.
Perchè guardarlo: questo film è un cult a tutti gli effetti, ha delle scene geniali che toccano il tema dell’omosessualità in modo spiritoso ma non banale, sdoganando pregiudizi sull’argomento che nel 1997 erano ancora molto diffusi. Presenta una serie di piccole chicche, a partire delle scene di auto-aiuto alla presenza di Tom Selleck, sex symbol famoso per l’aspetto testosteronico, che interpreta un uomo gay, sbarbato e sempre bellissimo!
Gonne al bivio di Jamie Babbit (1999) 
Trama: Megan è una tipica diciassettenne americana, è fidanzata con un giocatore di football, Jared, e fa la cheerleader. Ma è una ragazza piuttosto particolare: non le piace baciare il suo fidanzato, è gentilissima con le sue amiche cheerleader ed è una fan di Melissa Etheridge. I suoi genitori ed i suoi amici decidono di mandarla in un campo di riabilitazione per giovani omosessuali, che presenta un programma di 5 fasi per riconoscersi nel proprio genere e comportarsi come tale con tanto di simulazione di rapporto sessuale etero. Proprio al campo, Megan si innamorerà di Graham, ragazza ribelle e apertamente lesbica con la quale inizierà una relazione amorosa.
Perchè guardarlo: il cast è formato da Natasha Lyonne (Orange is the new black, Russian Doll), RuPaul (Icona Drag) e Clea Duvall. La fotografia è curatissima e colorata, l’humor è consapevolmente grottesco. Prende in giro il reale problema dei centri correzionali per adolescenti LGBT, ma lo fa con orgoglio e freschezza. E’ una commedia scoppiettante e senza pretese, che riesce a ironizzare sulla pateticità della società eteronormativa.
Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar (1999)
Trama: La nubile Manuela perde l’adorato figlio diciassettenne Esteban, travolto dalla macchina su cui viaggia una famosa attrice impegnata nella pièce “Un tram che si chiama desiderio”. Manuela decide di trovare il padre del ragazzo che vive a Barcellona e intanto ha cambiato sesso diventando Lola. Lola è responsabile di aver messo incinta anche Rosa, una suora laica, rendendola sieropositiva. Durante la sua ricerca incontra Agrado, che conosce l’attrice indirettamente responsabile della morte del figlio.
Perchè guardarlo: questo film è un melodramma la cui narrazione è decisamente fuori dai canoni tradizionali dalla scelta dei soggetti al susseguirsi delle vicende narrate. Affronta l’estremizzazione delle situazioni e dei personaggi con estrema delicatezza e umanità. E’ un titolo che trae ispirazione dalle variabili sessuali di genere e ne affronta gli aspetti più contraddittori con empatia, accompagnando la dolcissima protagonista alla scoperta del passato del suo grande amore e del futuro che l’aspetta. E’ impossibile non affezionarsi ai protagonisti, alle loro personalità anche un po’ eccentriche ma mai noiose, solo autentiche. Fenomenale, non a caso è vincitore di un oscar come Miglior Film Straniero. Munitevi di fazzoletti per il finale e di carta e penna, perchè per tutto il film troverete citazioni davvero interessanti.
Lontano dal paradiso di Todd Haynes (2002)
Trama: Cathy Whitaker è una madre di due bambini e moglie irreprensibile di Frank Whitaker, venditore di successo di televisori. La loro unione è il modello della perfetta famiglia americana in cui tutto il vicinato si identifica. Cathy è una casalinga che si dedica alla beneficenza e organizza party per le persone che contano. Tutto appare perfetto, fino a quando lei non conosce un giovane uomo di colore, Ray, il suo giardiniere, con il quale Cathy intrattiene brevi e piacevoli chiacchierate, mentre suo marito resta al lavoro fino a tardi.
Frank è in realtà bisessuale, e tradisce la moglie con uomini scovati in bar equivoci, finchè non decide di lasciarla, in quanto incapace di reprimere i suoi sentimenti per una delle sue frequentazioni. Cathy deve quindi affrontare il divorzio dal marito e l’ostracismo che la comunità dimostra con “un’amica dei neri”.
Perchè guardarlo: premiato al festival di Venezia per fotografia e migliore interpretazione femminile, questo film rappresenta e condanna la società ai quali i personaggi non riescono a conformarsi per la loro modernità. Il disagio che provano è dovuto all’impossibilità di adeguarsi alle aspettative della comunità in cui si trovano, che si rifà a canoni degli anni ’50, resi tra l’altro in modo molto fedele e con un’estetica davvero appagante, tutt’ora idealizzati. Julianne Moore è bellissima e interpreta davvero alla perfezione Cathy, dotandola di un’emotività sentita dallo spettatore in ogni sua sfumatura. Spettacolare, portate fazzoletti anche qui.
I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko (2010)
Trama: Jules e Nic sono una coppia lesbica, madri di due ragazzi concepiti tramite inseminazione artificiale. Quando la figlia maggiore, Joni, compie diciotto anni, il fratello minore Laser, di quindici, la convince a contattare la banca del seme al fine di scoprire chi sia il loro padre biologico. I ragazzi scoprono che si tratta di Paul, un quarantenne ristoratore donnaiolo che vive alla periferia di Los Angeles. Quando Nic e Jules scoprono l’accaduto sono costrette loro malgrado ad introdurre Paul nel loro menage familiare.
Perchè guardarlo: la coppia principale è rappresentata meravigliosamente e le dinamiche familiari sono realistiche, credibili e per quanto inusuali, comprensibili. I concetti di amore, famiglia e amicizia sono messi alla prova per tutto l’arco del film che risulta onesto nei confronti dello spettatore, perchè immerge in un ambiente agrodolce ma al tempo stesso caloroso. Il cast è talentuoso, carismatico e aiuta a dare sofisticatezza e divertimento alla storia.
