di Raffaele Accetta- In seguito a diverse denunce formulate dai genitori di due studentesse per “hot chat”, un professore del liceo Gian Battista Vico di Napoli è stato recluso agli arresti domiciliari per presunti abusi nei confronti delle ragazze stesse. Entrambe minorenni, le due alunne hanno passato molto tempo con il docente sia nel liceo che fuori. Molti dicevano che era uno dei migliori professori del Vico, per le sue competenze e per il suo umorismo che lo distinguevano all’interno del rigido contesto scolastico.
Le dinamiche dei rapporti
Lo sviluppo delle dinamiche e dei meccanismi, attraverso le quali si è sviluppata la relazione professore-alunne, è stato senza alcun dubbio favorito da rapporti extra-scolastici favoriti da nuovi mezzi tecnologici, come “whatsapp” o “messenger”.
Una notizia che fa da eco all’interno del liceo Vico, scuola dai sani principi e che risulta essere fra le migliori in territorio partenopeo.
Rapporto studente/professore
Una domanda che risulta spontanea al giorno d’oggi allora è:” I rapporti intimi tra studenti e professori vanno condannati? Per molti si tratta di un’ambiguità, per altri non deve essere necessariamente un abuso o un reato in caso di consenso da entrambe le parti. Il tutto dovrebbe essere retto senza alcun dubbio da un forte senso di responsabilità e da grande maturità.
L’Ennesimo (probabile) episodio
Già in passato la figura del docente in questione era stata collegata a voci di corridoio, che dopo un lungo giro sono ritornate e hanno fatto clamore in seguito a delle indagini avviate dalla stessa preside del liceo.
Sebbene quindi i rapporti si sarebbero basati sul consenso, essendo l’adulto in questione un loro docente, quindi una persona deputata alla loro istruzione e vigilanza, la vicenda è uscita dai binari della sfera privata ed è finita agli atti di un’inchiesta.