venerdì, Novembre 22, 2024
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Liberato incanta Roma, ma chi si nasconde sotto il cappuccio?

Di Nicola Avolio –  “Non m’importa chi sia, ma da giorni mi inietto nei timpani come un tossico. Nove Maggio e Tu t’e scurdat’ ‘e me”.

Dice così Roberto Saviano parlando del cantante napoletano Liberato.
Liberato – Volto nascosto, bomber blu con il cappuccio, Napoli centro, Napoli periferia, scugnizzi e dialetto, mix di stili r’n’b, rap, hip hop, neomelodico, elettronica, indie. Liberato è diventato un caso. Il cantante napoletano che si nasconde dietro l’anonimato sembra piacere a tutti.

Il concerto

Giorno 21 Giugno è l’unica data estiva ufficiale, ed è a Roma. Roma Liberata è all’Ip-podromo di Capannelle. È l’inaugurazione della undicesima edizione del festival “Rock In Roma” e da ipotetico live-solista di Liberato. L’esibizione s’è modellata in una multi-performance “concettuale” sull’enigma intorno all’identità dell’artista.
Inutile dire che all’entourage del misterioso cantante fa assai comodo dirigere sul giovane collega ogni “sospetto”. Poco male, perché le notizie emergono (siano già pubblicate in un libro o compaiano un poco alla volta sui social) e i lettori si rendono conto.

Chi è veramente Liberato?

1. Liberato non è una persona sola ma un collettivo. Dietro Liberato, ci potrebbero essere alcuni tra i più bravi e importanti producer italiani e a scrivere i testi, sarebbero più cantati della scena rapper italiana insieme;
2. ”Tu t’e scurdat’ e me” in realtà è stata scritta da Calcutta. In molti hanno pensato che Liberato, sia in realtà il cantante indie dato che al concerto estivo del Mi ami festival del 2017 tenutosi a Milano, sul palco salirono: Calcutta che cantò ”Nove maggio” e Izi, Priestess e Dj Shablo che si esibirono in “Tu T’e Scurdat’ ‘e Me”.
3. La persona che cammina di spalle nel video di “Tu t’e scurdat’e me”, è il regista del videoclip Francesco Lettieri. Essendo il braccio destro di Liberato e il regista di ogni suo video, alcuni hanno pensato che Lettieri potesse essere Liberato stesso. Teoria smentita da Lettieri, durante il San Gennaro Day.
4. Liberato sono io. Quanti di voi, anche scherzando, hanno detto questa frase? E come non biasimarvi. Tutti vorremmo avere il successo del cantante. Anche tu, che starai leggendo questo articolo potresti essere Liberato, se lo sei contattaci.
5. Il cantante potrebbe essere Livio Cori. Molti lo ricorderanno per aver recitato nella parte di O’ selfie in Gomorra.Le canzoni del rapper Napoletano del telefilm, ricordano molto quelle di Liberato.

Livio Cori non è Liberato

In contemporanea, mentre Liberato è sul palco con la sua «Nove maggio», Cori, a 200 km di distanza intona le note del suo singolo «A casa mia». Un modo inequivocabile per mettere il sigillo su quanto Cori afferma da mesi:

«Non sono Liberato». Lo show, organizzato all’interno di O’Vascio, è trasmesso in diretta sul canale Instagram di Cori.
Ci tenevo a farlo qui, dove tra l’altro abbiamo girato l’ultimo video di “A casa mia”. Nel mio quartiere, in un posto che sento mio. Avrei voluto i fan fossero di più, ma non era un live previsto negli impegni estivi già organizzati. Ad ogni modo se sto qua…ci siamo tolti il pensiero. Non ho il dono dell’ubiquità» ha spiegato Cori prima di cominciare a suonare il suo live, davanti al suo pubblico. A fare gli onori di casa il gestore di O’Vascio, trattoria tipica dei Quartieri Spagnoli, Fabio Zizolfi.

Domande senza risposta

Le domande restano senza risposta. Come quando annunciarono la sua prima esibizione, al festival milanese Mi Ami, e sul palco cantarono i brani artisti amici come Calcutta e Shablo, ma non lui. Rimarranno probabilmente senza risposta anche dopo il secondo “concerto” della carriera, al festival Club To Club di Torino il 4 novembre, annunciato come uno “show audiovisivo”. Liberato, in qualche modo, in qualche forma, c’è sempre, tra il pubblico o altrove, ma non compare.

Una scelta, quella dell’anonimato, che premia. Da Elena Ferrante ai Daft Punk, da Banksy a I Cani, dai Gorillaz che celavano Damon Albarn dei Blur allo pseudonimo collettivo letterario Luther Blissett, l’identità nascosta appassiona sempre il pubblico. Le ipotesi stavolta sono tante: c’è chi punta sul cantante napoletano Livio Cori, chi confrontando i testi scommette sullo scrittore partenopeo Emanuele Cerullo per svelare “il segreto di Pulcinella”, chi ipotizza un team di artisti.

L’unico a metterci la faccia in questa storia è il regista Francesco Lettieri, che ha firmato i tre videoclip e dribbla le domande. Napoletano, classe 1985, già al lavoro per Calcutta, Thegiornalisti, Emis Killa e Motta.

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