I finanzieri del Comando provinciale di Napoli hanno sequestrato a Ennio Cascetta, docente di Ingegneria presso l’università Federico II, una barca e conto corrente.
L’accusa è quella di aver sottratto, dal 2012 al 2015, ben €900.000 all’università presso la quale svolgeva il ruolo di professore ordinario.
Nello stesso periodo, infatti, Cascetta avrebbe continuato a svolgere – indebitamente – anche la sua attività come libero professionista.
L’accusa afferma che “le tipologie di committenze/incarichi ricevute, nella maggior parte dei casi, incardinano attività totalmente incompatibili con lo status di dipendente pubblico”.
Le indagini hanno, inoltre, evidenziato che il professor Cascetta avrebbe “nell’immediatezza delle esternazioni delle attività ispettive a suo carico, stipulato atti di donazione a favore dei figli, finalizzati al depauperamento dell’integrale componente immobiliare del suo patrimonio“.
Le colpe, per la magistratura contabile, ricadrebbero anche sull’ateneo, cui amministrazione “non ha posto in essere nessuna attività perché fosse rispettato il regolamento relativo agli incarichi extraistituzionali, condizionata dall’indiscusso potere accademico nonché politico” di Cascetta.
La risposta del professore non si è fatta attendere.
“Sono sorpreso e amareggiato per il sequestro cautelare dei miei beni da parte della Corte dei Conti […] si tratta di una contestazione, a mio modo di vedere, palesemente infondata, come dimostrato anche all’accertamento condotto sul punto dalla stessa università Federico II” afferma Cascetta.
Riguardo al coinvolgimento dei suoi figli, inoltre, aggiunge di trovare molto pesante il loro coinvolgimento per “donazioni molto antecedenti l’inchiesta e che nulla hanno a che vedere con questa incresciosa vicenda che mi vede, oltretutto, vittima anche per un conteggio davvero singolare della cifra contestata sulla quale ho già pagato le tasse fino all’ultimo centesimo e che finirei per pagare due volte”.
Poi conclude “Confido pertanto in una revoca rapida del provvedimento di sequestro e nella possibilità di difendere la mia correttezza nelle sedi opportune“.
Nelle prossime ore ci saranno aggiornamenti e chiarificazioni sulla posizione del professore e dell’università.