Premio Napoli 2019: annunciati i libri e gli autori finalisti della 65esima edizione del Premio Napoli nella sede della Fondazione al Palazzo Reale.
Il primo luglio Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli, ha annunciato i titoli dei libri e i nomi degli autori finalisti dell’edizione di quest’anno, la cui premiazione avverrà il 18 dicembre al teatro Mercadante di Napoli.
«Continuiamo a lavorare per consolidare il ruolo della Fondazione come luogo di cultura trasversale», ha affermato il presidente Ciruzzi.
Il suo proposito è quello di far diventare, sempre di più, la Fondazione un luogo che si irradia dal centro alle periferie, attraverso attività divenute patrimonio comune della città e dei napoletani. La Fondazione Premio Napoli, arrivata alla sua 65esima edizione, conta infatti più di 50 comitati dei lettori sul territorio nazionale. Essi sono interlocutori privilegiati nella programmazione culturale del Premio Napoli, con una maggioranza di studenti delle scuole superiori.
Premio Napoli 2019: 65esima edizione
Il Premio Napoli è un premio letterario che è organizzato dalla Fondazione Premio Napoli dal 1954.
Alla 65 edizione hanno potuto concorrere opere originali in lingua italiana, la cui prima edizione fosse uscita tra il 1º aprile 2018 e il 28 febbraio 2019. Una giuria tecnica ha decretato la terna dei finalisti per ogni categoria (narrativa, poesia e saggistica) e a tali sezioni sono state aggiunte altre tre categorie speciali: internazionale, cultura e drammaturgia contemporanea.
La giuria tecnica
Autorevoli personalità hanno fatto parte della giuria tecnica, presieduta dal presidente Ciruzzi: la scrittrice Wanda Marasco, l’autore e produttore televisivo Stefano Balassone, lo sceneggiatore e regista Maurizio Braucci, il giornalista del quotidiano “la Repubblica” Antonio Gnoli, i giuristi Alfredo Guardiano e Sergio Moccia, il medico, poeta ed editore Eugenio Lucrezi, i docenti universitari Chiara Ghidini e Monica Ruocco (Università L’Orientale di Napoli), Massimo Fusillo (Università degli Studi dell’Aquila), Bruno Moroncini (Università degli Studi di Salerno), Ermanno Paccagnini (Università cattolica del Sacro Cuore di Milano), Matteo Palumbo e Pasquale Sabbatino (Università di Napoli Federico II) e Paola Villani (Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa).
La giuria tecnica ha selezionato per ogni categoria una terna di libri, che potranno fregiarsi del titolo di “Finalista del Premio Napoli 2019”.
Il ruolo dei giudici lettori
Una giuria di giudici lettori (le cui candidature potevano essere inviate sul sito della Fondazione fino al 22 giugno) decreterà il vincitore del Premio Napoli, al quale verrà assegnato un premio in denaro del valore di 5.000 euro.
Oltre a poter esprimere il proprio voto (uno soltanto!), i giudici lettori possono partecipare agli incontri con gli autori e ad altri eventi organizzati dalla Fondazione. Essi possono anche promuovere idee e progetti da sottoporre alla Fondazione per la valorizzazione della lettura e delle iniziative culturali.
Finalisti Premio Napoli 2019
Finalisti Premio Napoli 2019 della seziona narrativa
La terna finalista della sezione narrativa comprende:
- “Carnaio” di Giulio Cavalli, edito da Fandango. Il titolo del libro rimanda appunto ad un carnaio di carne e soldi, profezia di un mondo prossimo descritta dall’autore con u no sguardo alla Saramago.
- “Il Vesuvio universale” di Maria Pace Ottieri, edito da Einaudi. Il nostro “sterminator Vesevo” (per dirla come Leopardi) è il protagonista della narrazione, che, tra passato e presente, storia e poesia, ne esplora gli aspetti storici e naturali.
- “L’uomo che trema” di Andrea Pomella, edito da Einaudi. Il terzo finalista della sezione narrativa è un libro “impegnato”, considerato un vero e proprio memoir sulla depressione, che in Italia mancava.
Finalisti Premio Napoli 2019 della seziona poesia
La terna finalista della sezione poesia comprende:
- “Le cose innegabili” di Nanni Cagnone, edito da Avagliano. L’autore, attraverso la sua raccolta di 71 testi, tenta di rilanciare alti e coinvolgenti interrogativi per l’essere umano
- “I passeri di Fango” di Francesco Nappo, edito da Quodlibet. Tale raccolta di poesie ha permesso a Nappo di essere considerato un astro solitario della poesia contemporanea italiana, poiché il suo canto non somiglia a nessun’altro e si allontana da qualunque strumentalizzazione critica.
- “Le nuvole e i soldi” di Tiziano Scarpa, edito da Einaudi. A partire dalle sue reali esperienze, l’autore riempie ogni suo componimento di concretezza.
Finalisti Premio Napoli 2019 della seziona saggistica
La terna finalista della sezione saggistica comprende:
- “La dotta lira” di Paolo Isotta, edito da Marsilio. Il saggio di Isotta su Ovidio e la musica è un esempio di magica simbiosi tra musica e letteratura.
- “La funesta docilità” di Salvatore Silvano Nigro, edito da Sellerio. Il saggio è una vera e propria inchiesta sui “Promessi Sposi” e tenta di cogliere legami tra l’arte della scrittura manzoniana e l’arte figurativa.
- “Quando c’era l’URSS” di Gian Piero Piretto, edito da Raffaello Cortina. Attraverso una periodizzazione non scandita, l’autore tenta di ripercorrere con il suo saggio 70 anni di storia culturale sovietica.
Insomma i libri finalisti del Premio Napoli 2019 destano molto interesse. Non resta che aspettare gli incontri con gli autori, che si terranno nei prossimi mesi, ma soprattutto la cerimonia di premiazione del 18 dicembre al Mercadante!
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