Microcriminalità, Napoli.Il nuotatore romano Matteo Milli è protagonista, suo malgrado, di un furto che difficilmente dimenticherà. I ladri sono entrati in azione lungo viale Kennedy mentre il 30enne nuotatore era impegnato in vasca nella vicina piscina Scandone.
Il furto
Chi è entrato in azione l’ha fatto con precisione chirurgica. In pochi minuti, con l’ausilio di un cacciavite, ha forzato lo sportello dell’Alfa “Giulietta” del trentenne romano che partecipa ad Universiadi. Una volta entrato nell’abitacolo, ha quindi smontato il pannello della plancia e portato via lo stereo e il navigatore senza lasciare alcuna traccia di sé. da sempre contribuisce a distruggere l’immagine della città.
Lo sfogo di Milli
Quando, dopo tre ore, il nuotatore è ritornato a prendere l’auto ecco dunque l’amara sorpresa. Milli si è anche lasciato andare a un piccolo ironico sfogo sui social: «Grazie Universiade!». In pochi minuti il post è stato commentato centinaia di volte, con tanti napoletani che, mortificati, hanno offerto le proprie simboliche scuse al nuotatore.
Atleti e criminalità
Il furto subito da Milli non è purtroppo il primo dall’inizio dell’evento. Già nei giorni scorsi, infatti, altri due atleti erano finiti nelle mire della microcriminalità locale. Una piaga che, nonostante il vasto spiegamento di forze dell’ordine a cui si assiste in questi giorni, continua a spadroneggiare nei più disparati quartieri della città.
Chi è Matteo Milli
Nato a Roma il 22 aprile 1989, ha iniziato a nuotare dall’età di 4 anni, continuando la sua carriera agonistica fino all’età di 11 presso l’ A.S.D. New Green Hill.
Più volte campione italiano nelle specialità a dorso è stato convocato diverse volte nella nazionale italiana: nel 2011 ai campionati europei in vasca corta di Stettino arriva decimo sia nei 100 dorso che nella distanza doppia e in semifinale nei 50 dorso. Nel 2012 viene convocato per gli europei dei 2012 dove arriva in semifinale sia nei 100 dorso che nei 200 dorso, fermandosi in batteria nella specialità più breve dei 50 dorso.