Mettere in campo un candidato leghista tanto forte da riuscire a battere De Luca alle prossime Regionali. E’ l’intenzione di Matteo Salvini, Segretario della Lega, intenzione che sta per essere ostacolata dai propri compagni di coalizione che premono per avere voce in capitolo.
“Il candidato alla Regione lo si sceglie assieme al tavolo nazionale. Si vota in Campania ma anche in Puglia e a ottobre in Calabria. la Lega non può avere tutti i candidati”.
Tuona Fratelli d’Italia, provando ad arrestare il saccheggio elettorale di Salvini. Della stessa opinione anche il coordinatore di Fi, Domenico De Siano, che dichiara.
“I partiti alleati si siedono al tavolo nazionale e stabiliscono il metodo e i programmi per dove si vota e anche i candidati, poi ogni aspirazione e ambizione è legittima”.
Uno scenario che mette in dubbio l’unità della coalizione alla prossima tornata regionale, pericolo che diventa concreto se si pensa al perpetuo sgomitio che da mesi sta animando l’area politica della destra.
Ma nonostante ciò, l’indirizzo fondamentale resta quello di dare l’idea di unità al di fuori della coalizione, come si evince dalle parole di Edomondo Cirelli
“La cosa più importante è la coalizione, come ribadito dai coordinatori regionali del centrodestra, non ci sono preclusioni ne per la lega ne per Fi, ma nemmeno per noi di Fratelli d’Italia. Serve un tavolo nazionale”.
C’è da considerare inoltre che la forza politica vantata dalla lega sul territorio nazionale, è pressocchè dimezzata se si prendono in considerazione le regioni del Sud. Ciò che realmente caratterizza il blocco di centrodestra al Sud è la vicinanza, in termini di consenso, che le tre forze riescono a vantare. Ma ciò non basta a Salvini, che pretende di guidare la coalizione ed esprimere la candidatura nelle 3 regioni che saranno chiamate alle urne nella tornata delle regionali nel 2020.