Di Martina Orecchio- Gli attacchi sessisti e discriminatori contro Carola Rackete, ex capitana della Sea Watch, diventano occasione a Napoli per una mobilitazione collettiva di associazioni, comitati, gruppi di volontariato e rappresentanti di istituzioni competenti.
L’Associazione Culturale Merida di Napoli invita all’azione di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e venerdì 26 luglio, alle 10.30, scende in Largo Berlinguer con “Liberamente Donne“.
Il circo mediatico sull’abbigliamento della Rackete
“Carola Rackete senza reggiseno in Procura: sfrontatezza senza limiti, il dettaglio sfuggito a molti”: così la versione online del giornale “Libero” ha titolato un suo articolo in occasione dell’interrogatorio a cui la coraggiosa capitana si è sottoposta lo scorso 18 luglio alla Procura di Agrigento, dove è indagata per favoreggiamento di immigrazione clandestina.
Ma se il titolo è sintomo di sessismo e pura ignoranza, il testo, forse, è anche peggio.
Nell’articolo, infatti, si legge: “Carola Rackete si è presentata in Procura con il sorriso stampato sul volto e ha sfoggiato una maglietta aderente nera a metà tra il marinaretto e ilkombat, in perfetto stile Ong.” “Sobria sì, ma con un dettaglio decisamente fuori luogo: niente reggiseno – si legge ancora nell’articolo – Un po’ di decenza in più in un luogo pubblico non avrebbe guastato, anche se per chi venera il concetto di libertà anche in spregio alla legge o l’autorità militare, in fondo, quella del seno è l’ultimo dei pensieri.”