Con “Il sindaco del Rione Sanità”, adattamento cinematografico della commedia di Eduardo De Filippo, Mario Martone ritorna in concorso a Venezia un anno dopo il suo “Capri-revolution”.
“Sono onorato di partecipare per la seconda volta di seguito in concorso alla Mostra del Cinema” afferma Martone.
“Questo film nasce da lontano, quando ho diretto a teatro Il sindaco del Rione Sanità al Nest di San Giovanni a Teduccio. Lavorare in seguito all’adattamento per il cinema è stato quasi un passaggio naturale” conclude.
Il film riprende integralmente la trama dell’opera teatrale, dove Antonio Barracano (Francesco Di Leva) è la vera guida del Rione Sanità. Non c’è legge che tenga: è lui il vero sindaco del territorio. Barracano decide chi è “gente per bene” e chi è “gente carogna”.
Quando da Don Antonio si presenta Rafiluccio Santaniello (Salvatore Presutto), il figlio del fornaio deciso ad uccidere il padre, però, Barracano è mosso da un nuovo sentimento.
L’astio del figlio verso il padre gli ricorda, infatti, lo stesso sentimento di vendetta che Don Antonio aveva provato in gioventù e che lo aveva trasformato in quello che è poi diventato.
Il Sindaco del rione decide, quindi, di intervenire per riappacificare padre e figlio e salvarli entrambi.
Dopo la partecipazione in concorso alla 76esima edizione del Festival di Venezia che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre, “Il sindaco del Rione Sanità” sarà nelle sale per soli tre giorni dal 30 settembre al 2 ottobre.
“Per quella che è stata un’esperienza per certi aspetti sperimentale, sono felice che anche il film possa intraprendere un percorso di distribuzione alternativo come quello della uscita evento” sono le parole di Martone a riguardo.
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