venerdì, Novembre 22, 2024
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Pronto Soccorso, nuovi codici d’emergenza: numeri e colori

Il Provvedimento

Cambiano le regole del Pronto Soccorso, con l’introduzione di nuovi codici numerici che vanno da 1 a 5. Le Regioni potranno abbinare a questi codici dei colori e tempi “certi”, con un’attesa massima prevista di 8 ore. L’obiettivo di questo provvedimento è triplice: evitare i ricoveri inappropriati, accorciare i tempi di attesa e aumentare la sicurezza delle dimissioni.

Sono le novità portate nelle “Linee di indirizzo nazionale sul Triage Intraospedaliero, e sull’Osservazione Breve Intensiva e lo sviluppo del Piano di gestione del sovraffollamento”, messe a punto al ministero della Salute e deliberate in seguito alla Conferenza Stato-Regioni. Il nuovo sistema entrerà in vigore entro 18 mesi. La selezione per gravità dei casi, quindi, si suddividerà in 5 numeri e colori:

  1. Rosso: Emergenza, intervento immediato;
  2. Arancione: Urgenza, intervento entro 15 minuti;
  3. Azzurro: Urgenza, intervento entro 60 minuti;
  4. Verde: Urgenza minore, intervento entro 120 minuti;
  5. Bianco: Non urgenza, intervento entro 240 minuti;

Nascerà inoltre un’area chiamata “See and treat”, nella quale infermieri in possesso di una “formazione specifica” applicheranno controlli per trattare le urgenze minori, sempre con l’obiettivo di diminuire il sovraffollamento. È prevista anche un’Area di Osservazione breve ed intensiva (Obi), per terapie a breve termine e approfondimenti diagnostici. In quest’altro caso, invece, si intende ridurre i ricoveri inappropriati e accertare le dimissioni.

Le Posizioni sulla “Rivoluzione”

Sono molto contenta perché abbiamo portato a casa una serie di provvedimenti importantissimi. Dalle classificazioni d’urgenza nel Pronto Soccorso a tutta una serie di provvedimenti per ridurre il sovraffollamento, come tempi certi di visita. Abbiamo portato a casa anche la ripartizione del fondo di 400 milioni di euro per la riduzione dei tempi della lista d’attesa e la digitalizzazione delle prenotazioni“. Sono queste le parole di Claudia Grillo, il Ministro della Salute, al termine della Conferenza Stato-Regioni. Stefano Boccaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, aggiunge: “Con l’accordo si realizza un cambiamento importante. Qualcuno ha parlato di rivoluzione, ma credo si tratti semplicemente di un’evoluzione basata su positive esperienze che si sono concretizzate in alcune Regioni“. Sergio Venturi, coordinatore vicario della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, ritiene che il nuovo sistema “allinea l’Italia agli standard della maggior parte degli altri paesi“.

Francesco Rocco Pugliesi, presidente del Simeu (Società Italiana di medicina di emergenza urgenza), si trova in disaccordo: “Non credo ci sarà una riduzione dei tempi d’attesa, perché il vero problema è che nei Pronto Soccorso italiano mancano all’appello 2.000 medici ed è il medico che deve visitare i pazienti. Con un numero così esiguo di medici è impossibile rispettare i tempi massimi di attesa previsti per l’accesso al Pronto Soccorso“, e continua: “Tecnicamente, il codice colore non penso possa essere comunque abbandonato, perché è più immediato sia per il cittadino sia per il medico. Un altro problema centrale è che nei reparti ospedalieri mancano i posti letto, a causa dei tagli degli ultimi anni: è quindi impossibile che i pazienti, come prevedono le nuove regole, vengano smistati ai reparti per il ricovero, quando questo è necessario, entro un tempo massimo di 6-8 ore“.

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