Napoli, caso Whirlpool: pare sia attuabile un progetto di riconversione per evitare la chiusura della sede di via Argine.
Ancora niente di stabilito, ma sembra che l’unica soluzione sostenibile per la fabbrica Whirlpool a via Argine sia un progetto di riconversione. Bisogna dunque dire addio alla produzione di lavatrici.
Quale progetto non è ancora stato identificato, ma voci non ufficiali parlano di produzione di frigoriferi o container.
L’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia, Luigi La Morgia, ha rilasciato ieri tale dichiarazione:
«Siamo certi che la nuova missione rappresenti un’importante opportunità di crescita per il sito di Napoli. Il prodotto è altamente innovativo, strategico per il futuro dello stabilimento e ha già ricevuto diversi riconoscimenti da autorità nazionali e internazionali e dalle Nazioni Unite».
La Morgia ha inoltre sottolineato l’attenzione per i lavoratori, aggiungendo:
«Whirlpool ha confermato oggi il suo impegno a supportare i lavoratori in questa transizione, in virtù della solidità del progetto industriale. […] Siamo pronti a illustrarne tutti i dettagli già nel prossimo incontro, che auspichiamo sia convocato a inizio del mese di settembre».
Non resta dunque che aspettare la fine dell’estate, sperando che la Whirlpool di Napoli, nonostante l’addio alla produzione di lavatrici, possa ugualmente essere uno stabilimento competitivo sul mercato.
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