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Scuola: al via l’immissione in ruolo per i docenti

Pubblicato il decreto ministeriale che autorizza l’immissione in ruolo del personale docente a scuola per l’a.s. 2019/2020

È del 31 luglio scorso la pubblicazione del Decreto Ministeriale che autorizza l’immissione in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2019/2020, con un contingente totale pari a 53.627 unità, distribuite su scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado. Di queste, 2.904 sono previste per la regione Campania, come viene reso noto dagli allegati al decreto forniti dal Ministero dell’Istruzione.

Insieme al decreto, il MIUR ha pubblicato anche le istruzioni operative relative alla procedura di assunzione, insieme alle tabelle che indicano la categorizzazione dei posti disponibili, suddivisi per regione, ma anche per classe di concorso, tipologia e provincia.

In Campania

In Campania le assunzioni a tempo indeterminato saranno 2.904 e le graduatorie e le convocazioni sono state già pubblicate dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Ciò significa che a partire da settembre 2019, 2.904 docenti potranno salire in cattedra con un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Le operazioni di immissione in ruolo per l’anno scolastico 2019/2020 dalle graduatorie di merito dei concorsi 2016 e 2018 sono iniziate ieri 2 agosto per alcune classi di concorso e continueranno lunedì 5 agosto. Qui è possibile consultare il documento pubblicato dall’Ufficio Scolastico Regionale inerente ai dettagli delle convocazioni. In aggiunta, come su scala nazionale, sono state pubblicate dallo stesso ufficio anche le disponibilità regionali per ordine di scuola, provincia, tipologia.

Tutti i documenti sono consultabili e scaricabili sul sito dell’Ufficio Scolastico per la Campania. Vi consigliamo di tenere sott’occhio e monitorare costantemente, dunque, questo sito, per essere sempre aggiornati sulle ultime novità e sulle convocazioni.

Le procedure

Come viene reso noto dalle istruzioni operative pubblicate dal Ministero, per l’assunzione dei docenti si dovrà attingere personale per un cinquanta percento dalle graduatorie ad esaurimento e per il restante cinquanta percento dalle graduatorie di merito inerenti alle procedure concorsuali attualmente vigenti, ovvero afferenti ai concorsi del 2016, del 2018 e a quello straordinario per la primaria e per l’infanzia. Nell’eventualità dell’impossibilità di assegnazione alle GAE, causa esaurimento delle stesse, i posti si aggiungeranno a quelli messi a disposizione per i concorsi. Per quanto riguarda i concorsi, priorità verrà data alle graduatorie del 2016, mentre i posti residui per esaurimento delle stesse saranno assegnati ai docenti in graduatoria per i concorsi successivi, seguendo un ordine cronologico.

Scuola e tagli

Secondo i sindacati, questa notizia ha del dolceamaro, poiché arriva in seguito alla decisione, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di autorizzare il taglio di 5.000 unità rispetto ai 58.627 posti precedentemente annunciati dal Ministero dell’Istruzione. Questi provvedimenti, ancora piuttosto insoddisfacenti per rispondere ai bisogni concreti delle scuole, sono contestati dalle organizzazioni sindacali. In particolare, la FLC CGIL ha evidenziato come questa modalità di assunzione dei docenti desti interrogativi, risultando ancora insufficiente per colmare le necessità delle scuole che, a settembre, potrebbero trovarsi ancora a dover fare i conti con la mancanza del personale docente.

Il motivo della riduzione del contingente autorizzato risiederebbe nel calo demografico riscontrato nei diversi ordini scolastici, nonché nell’attenta valutazione della disponibilità dei posti di diritto al termine della mobilità dei docenti e nell’effettiva capacità delle graduatorie ad esaurimento e di quelle di merito concorsuali. A questo proposito, la CGIL sottolinea che “il problema della decrescita demografica è un problema che interessa l’intero Paese e del quale non può farsi carico la sola Scuola”.

Personale ATA

Per il momento le assunzioni riguardano esclusivamente il personale docente, ma le assegnazioni per la stabilizzazione del personale ATA (8.408 posti), anch’esse attese ma subordinate all’autorizzazione del contingente da parte del MEF, potrebbero arrivare nel breve periodo.

 

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