Studenti che avevano superato i test sono stati ammessi alle facoltà di Medicina e Odontoiatria dal Consiglio di Stato, ribaltando la decisione del Tar del Lazio.
Oggi torniamo a parlare di Medicina e Odontoiatria, dopo i grandi dibattiti sollevati lo scorso luglio in riferimento alle specializzazioni e alle borse di studio.
Questa volta, a far parlare di sé sono circa un centinaio di studenti campani, principalmente della provincia di Napoli e Caserta, che sono riusciti ad ottenere la possibilità di immatricolarsi presso le facoltà di Medicina e Odontoiatria.
Cosa è successo?
Sebbene avessero superato il test ed ottenuto l’idoneità, un centinaio di studenti campani sono stati esclusi dall’immatricolazione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, in seguito all’esaurimento dei posti nei diversi atenei. Gli studenti in questione hanno, quindi, preso parte ad un ricorso, sotto la guida dell’avvocato Pasquale Marotta, denunciando che i posti messi a disposizione per il concorso fossero inferiori rispetto all’effettivo fabbisogno. Questa incongruenza sarebbe stata successivamente confermata dall’aumento di 1600 posti, disponibili per il prossimo anno accademico per le suddette facoltà.
Tuttavia, lo scorso maggio il Tar del Lazio ha respinto la loro richiesta. Decisione, questa, ribaltata dal Consiglio di Stato, che ha accolto con un’ordinanza cautelare l’istanza presentata dagli studenti campani, i quali potranno ora immatricolarsi.
La sentenza
I giudici si sono espressi a favore degli studenti, dichiarando che dovrà essere garantita loro, in via cautelare, l’immatricolazione ai rispettivi corsi di laurea. La decisione accoglie, di fatto, la principale argomentazione del ricorso, e riconosce che la richiesta si incentra sulla “legittimità del procedimento relativo alla programmazione complessiva dei posti effettivamente disponibili”. Questi sarebbero stati, infatti, sottostimati dall’inizio. Sarebbe questa consapevolezza, quindi, alla base della disposizione del Consiglio di Stato, ma non si può escludere che un ruolo importante abbia giocato anche la carenza di personale medico nel (relativamente) breve periodo, di cui si sta spesso parlando.
Nei primi mesi del 2020 dovrebbe tenersi il giudizio di merito al Tar del Lazio. Entro questo termine, molti studenti ricorrenti si saranno già immatricolati e avranno già iniziato a frequentare i corsi, sostenendo probabilmente anche i primi esami. Anche nell’eventualità di un giudizio sfavorevole, i loro diritti acquisiti, come l’immatricolazione, non dovrebbero essere più a rischio.