«Non esiste alcun accordo con S.A.P.NA. che ha addirittura programmato di destinare alla area Stir di Casalduni ben 16.500 balle corrispondenti a 20.000 tonnellate di rifiuti provenienti dall’ area napoletana».
Così Il presidente della Provincia di Benevento, Di Maria, non ha gradito affatto l’iniziativa della Sapna, che stando a quanto si rende noto, insieme alla Regione Campania ha convocato a Napoli tutti meno che la Provincia di Benevento, proprietaria dello Stir, dove dovrebbero essere allocate le 20mila tonnellate che la Regione Campania ha previsto per il Sannio, in caso di necessità, in concomitanza con l’interruzione delle attività settembrine di Acerra.
“Questa provincia ha già subito l’onta della mortificazione istituzionale ed ambientale. Sono ancora evidenti le cicatrici della passata emergenza che ha visto riversare sul nostro territorio un carico di rifiuti, per la quasi totalità, proviene da province di verse. Montesarchio, Toppa Infuocata e la stessa area Stir di Casalduni portano ancora i segni di quella emergenza, con la beffa di dover addirittura sopportare i costi operativa della gestione.”