A Napoli, parte delle librerie che hanno fornito i testi ai bambini della scuola primaria stanno ancora attendendo i pagamenti. Allo stesso tempo, per la scuola secondaria, la ripartizione dei fondi Miur è stata eseguita con enorme ritardo.
Il Comune di Napoli non ha pagato parte delle fatture per le cedole librarie della scuola primaria. Parte delle librerie che hanno fornito i testi agli alunni nello scorso anno scolastico stanno ancora attendendo i pagamenti. A ottenere il pagamento, spiega Francesco Manna, della libreria Mancini a Poggioreale, sono state solo le librerie “che avevano presentato le fatture fino al 15 novembre 2018. Quelle in data successiva non hanno avuto un centesimo, perché da quel momento il Comune ha sospeso i pagamenti”. L’Assessore Annamaria Palmieri risponde che la questione “non compete all’Assessorato all’istruzione”.
Allo stesso tempo, per la scuola secondaria, la ripartizione dei fondi Miur alle Regioni e quindi ai comuni è stata eseguita con enorme ritardo. Quest’anno, l’erogazione dei fondi per l’anno scolastico 2019/20 è avvenuta ad agosto inoltrato. “Così facendo – dice ancora Manna – ci avvieremo al prossimo anno scolastico con i soliti problemi”.
Mentre al nord le tempistiche sono innegabilmente più celeri, al sud, anche quest’anno, si delineano i contorni di una scuola in cui c’è chi può permettersi di avere i libri e chi no. Chi non può farlo incassa i ritardi di uno Stato che, col governo gialloverde ora in crisi, di cui fa parte il Ministro Bussetti, fino a ora ha pensato all’autonomia differenziata.