Il Presidente della Repubblica aveva chiesto la risoluzione della crisi di governo entro martedì e PD e M5S paiono averlo accontentato: niente più elezioni anticipate, che governo Conte 2.0 sia.
In questo momento i leader dei due partiti sono a Palazzo Chigi per valutare gli ultimi dettagli e poi comunicare a Mattarella l’accordo raggiunto.
Dopo tante discussioni e polemiche, è lo stesso Nicola Zingaretti ad aver telefonato a Giuseppe Conte – in questo momento al G7 in Francia – per confermare l’appoggio del Partito Democratico ad un suo secondo mandato.
Per Zingaretti, che pure si era espresso contro un secondo governo a guida Conte, la discontinuità riguarderà non nomi e poltrone, ma i temi della politica interna, ambientale ed economica.
Conte da parte sua si è mostrato disponibile a continuare la sua esperienza ““al servizio del Paese” e sarebbe già di ritorno da Biarritz. Il Premier del resto, nel discorso pronunciato la settimana scorsa al parlamento – oltre che accusare il suo ex-vice Salvini di aver causato la crisi di governo– sembrava annunciare alcune problematiche politiche e sociali sui cui l’ “Ei fu governo del Cambiamento” non ha eccelso e su cui, forse, si ritroverà a lavorare il governo giallo-rosso.
Non resta che attendere la fumata bianca dal Quirinale o, visti i colori, il fischio d’inizio.
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