Schiaffi, pugni, insulti e minacce al pronto soccorso del Loreto Mare. Ancora un’aggressione a un medico per un’attesa considerata troppo lunga.
Nel cuore della notte, intorno alle 2, un uomo con una colica renale, accompagnato dal padre, è giunto in pronto soccorso al Loreto. Codificato con il codice verde ha atteso alcuni minuti. Vi erano una decina di persone in attesa di visita tra cui anche codici a maggiore gravità. Dopo pochi minuti, il padre del paziente ha iniziato a malmenare il medico di turno. Il medico non ha reagito all’aggressione. Si è fatto refertare e ha continuato il turno fino a stamattina per tornare a casa distrutto.
Gli operatori sanitari si sentono sotto assedio. L’utenza sempre più selvaggia è pronta a scagliarsi con violenza sugli operatori di turno. L’organizzazione sanitaria sembra non sostenere al meglio i propri operatori. I sindacati della dirigenza medica esprimono la loro preoccupazione e chiedono qualcosa in più degli attestati di solidarietà. «Chiediamo alle istituzioni preposte – dice Lino Pietropaolo, responsabile aziendale della Cisl medici – di garantire la sicurezza nei pronto soccorso. Al collega offriamo il patrocinio legale gratuito e ogni tipo di assistenza. Abbiamo ormai superato ogni argine. Questi episodi si susseguono a ritmo impressionante. Sono anni che chiediamo un tavolo in cui studiare i fatti e mettere a punto soluzioni. Mai siamo stati convocati per esprimere le nostre proposte. Ogni decisione passa sulla nostra testa».