Lo staff del Museo Madre avvia un’iniziativa di street art ecologica per pulire Via Settembrini e le scalette di Via Loffredi dai rifiuti.
Continuano le operazioni volontarie per pulire la nostra città dai rifiuti. Questa volta siamo in Via Settembrini, e l’iniziativa è dello staff del Museo Madre che, armato di scopa e paletta, ha ripulito la zona circostante al museo. Strade ricoperte di ingombranti, arredi di case, vecchi motorini, siringhe, frigoriferi: questo è lo scenario che spesso si prospetta a chiunque passi per Via Settembrini e tra le scale di Via Loffredi. E come spesso accade in questi casi, la smossa si è resa necessaria all’ennesima richiesta inascoltata:
Pensiamo che non si possa fare lo slalom tra i rifiuti ogni giorno per arrivare in un luogo di bellezza e un museo di arte internazionale come il Madre – osserva Laura Valente, presidente della Fondazione – nonostante i nostri continui reclami e solleciti, queste strade continuano troppo spesso ad essere abbandonate. Abbiamo seguito le vie istituzionali, avuto un confronto con le autorità competenti, ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Oggi puliamo, e se domani sarà sporco puliremo ancora e ancora, fino a che sarà necessario per i cittadini adeguarsi. La bellezza è contagiosa. Vivere nel bello e nella pulizia avrà la sua importanza.
E che la bellezza è contagiosa è proprio vero. Al Museo madre, infatti, hanno dato supporto anche l’associazione Cleanap, impegnata nella promozione di buone pratiche ambientali, molti passanti e turisti, e qualche residente. «Abbiamo già segnalato più volte la situazione ad Asia per la questione degli ingombranti – spiega Emiliana Mellone, presidente di Cleanap – anche sui social riceviamo spesso denunce relative allo stato di incuria della zona. Speriamo si ristabilisca presto una situazione salubre e vivibile, e che soprattutto perduri».
Tra le scalette di Via Loffredi e in Via Settembrini, “adottate” dallo staff del museo, sono stati ora messi dei vasi e piantati semi ed erbe aromatiche, in segno di speranza.
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