venerdì, Novembre 22, 2024
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Tifoso morto negli scontri Inter-Napoli: Sospetti rapporti con camorra e ultras

Fabio Manduca, il tifoso napoletano arrestato dalla Digos per l’omicidio di Daniele Belardinelli, investito negli scontri Inter-Napoli del 2018, avrebbe avuto rapporto con “Genny a carogna” e diversi precedenti.

Fabio Manduca, il tifoso napoletano arrestato stamani dalla Digos a Napoli per l’omicidio di Daniele Belardinelli, investito negli scontri prima di Inter-Napoli del 2018, avrebbe avuto secondo alcune fonti rapporti con il gruppo ultras partenopeo dei “Mastiffs” che era capeggiato da Gennaro De Tommaso, detto “Genny a carogna”, ora diventato un collaboratore di giustizia e che divenne noto perché, il 3 maggio 2014 allo stadio Olimpico di Roma, intavolò una trattativa prima della finale di Coppa Italia “Napoli-Fiorentina”, segnata dall’omicidio di Ciro Esposito.

Massimo Manduca, fratello del 39enne arrestato, interpellato da “Repubblica” dice:

“Mio fratello non è un ultrà, non ha rapporti con la camorra. Denunceremo chi dice il contrario Sulla pagina Facebook di Fabio Manduca un’immagine di Raffaele Cutolo, il capo della Nuova camorra organizzata, e alcune frasi da lui pronunciate come: “Mi sono pentito davanti a Dio, ma non davanti agli uomini”. Tra gli altri messaggi condivisi, un’immagine del film ‘Il padrino’ con su scritto “Chi ha tradito … tradisce e tradirà … perché infami non si diventa … si nasce”.

Sul profilo Fb l’uomo arrestato ha postato frasi del tipo:

“Anche l’uomo più forte al mondo ha bisogno di avere una donna al suo fianco, perché quando la sua vita è un casino, proprio come in una partita a scacchi, la regina protegge sempre il suo re”.

Manduca non ha precedenti di camorra ma li ha per furto, ricettazione, commercio di prodotti falsi e truffa; è stato sentito come teste in un’indagine degli investigatori di Napoli che ha portato al sequestro di alcune società di servizi funebri legate alla famiglia dei Cesarano, a sua volta collegata ai clan della camorra dei Nuvoletta e dei Polverino di Marano di Napoli.

L’ultrà napoletano in questo momento è detenuto nel carcere di Poggioreale, il suo avvocato Dario Cuomo chiederà di non trasferirlo a Milano per questioni di sicurezza. Nella fase delle indagini, si è sempre valso della facoltà di non rispondere.

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