Un violento incendio è divampato questa notte all’interno di un capannone dello Stir di Casalduni, in provincia di Benevento.
Si tratta del terzo incendio allo stir di Casalduni dopo quello del 16 agosto di quest’anno e dell’altro risalente ad agosto 2018. Non solo: semplicemente spostandoci di qualche km, tre giorni fa, era andato in fiamme lo Stir di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano. Ben due roghi ad impianti di trattamento e compostaggio dei riddfiuti in Campania in meno di una settimana.
L’impianto per il trattamento dei rifiuti che serve l’intera provincia di Benevento aveva ripreso da poco le attività, dopo il sequestro dell’area disposto dalla procura della Repubblica per consentire le indagini. E un’altra inchiesta per accertare responsabilità e cause è stata già aperta.
Coincidenza non da poco è che a prendere fuoco nello stir di Casalduni sono state ancora una volta balle di rifiuti tritovagliati pronti per essere trasferiti nel termovalorizzatore di Acerra. L’impianto, dopo il blocco per lavori di manutenzione, è stato riaperto di recente, addirittura con qualche giorno in anticipo rispetto alle previsioni.
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso grande soddisfazione per la grande emergenza rifiuti di cui avevano parlato i giornali e che, a suo dire, nonostante la chiusura dell’inceneritore, nei fatti non si è manifestata. Ancora non pervenuti commenti sull’ultimo rogo che ha interessato la regione.