La forza travolgente della coalizione di destra a trazione leghista impone agli avversari politici di unire le forze contro il nemico, ma ciò presuppone un’intesa non facile da digerire.
Manca poco ormai alle Regionali in Umbria che si terranno domenica prossima e saranno banco di prova per le forze che compongono il governo di fronte all’elettorato, ancora disorientato dal repentino e drastico cambio di linea.
Ciò che si sta cercando di fare nelle ultime ore è replicare il “modello umbro” anche in Campania, unificando sotto il nome di un leader autorevole e largamente condivisibile, il PD e il M5S, che nella regione sono ancora ideologicamente avverse.
Spunta infatti il nome di Raffaele Cantone, ex presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, nome che metterebbe d’accordo un po tutti, ma dall’esito tutt’altro che certo.
Altri nomi vengono infatti proposti, come quello dell’attuale Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, anch’egli altrettanto condiviso e che raccoglierebbe facile consenso anche da parte di DeMa e di Leu.
Da non scartare anche il nome di Floro Flores, ex commissario a Bagnoli e vicino a De Magistris quanto a Fico, configurandosi come possibile asse tra le due forze.
Spunta anche il nome del rettore dell’ Università Federico II Gaetano Manfredi, il cui mandato alla guida dell’ateneo volge al termine.