L’impianto di trattamento rifiuti (Stir) di Santa Maria Capua Vetere ha preso fuoco lo scorso 17 ottobre, disperdendo una notevole quantità di diossina. I tecnici Arpac hanno misurato la quantità di tossine presenti nell’aria al momento del rogo e sia il giorno stesso, sia il giorno dopo, i valori erano oltre i limiti tollerabili. E’ stata presa in esame anche l’aria delle zone circostanti, come quella di Marcianise, a un chilometro di distanza dall’incendio. I risultati della conta di diossine e furani nell’atmosfera pero’ dev’essere ancora resa nota.
Terzo incendio in un anno, lo Stir di Santa Maria Capua Vetere: leggi l’articolo.