110mila turisti all’anno visitano il Pio Monte della Misericordia, dove sono custodite le Sette Opere di Misericordia di Caravaggio. Ma in zona piazzetta Sforza pare che le rapine siano ancora all’ordine del giorno.
Al Pio Monte della Misericordia è custodita una delle opere più importanti di Caravaggio: le Sette Opere di Misericordia. Qui arrivano 110mila visitatori all’anno, ma pare che le rapine siano all’ordine del giorno. Gli stessi residenti, sabato, hanno cercato di impedire l’ennesima rapina ai danni di un’anziana con nipoti al seguito. Un ragazzino sullo scooter tenta di sfilare la borsa alla donna. Dopo le urla, l’operatore del museo e un gruppo di donne intervengono e gli impediscono di portare a termine lo scippo. “La microcriminalità a danno dei turisti – dice Enzo De Filippo, negoziante – influisce molto anche sul commercio”.
Piazzetta Sforza e dintorni sono al bivio tra essere location turistica di livello internazionale e terreno fertile per la criminalità. La base dello scippo è dunque a due passi dal capolavoro di Caravaggio che, per ironia della sorte, veicola un messaggio di carità. Una telecamera ci sarebbe, ma non funziona. Il ripristino dell’occhio elettronico a oggi non è pianificato. “È incredibile che qui dove è ospitata una delle opere d’arte più prestigiose d’Europa come le Sette Opere di Misericordia – afferma Alessandro Pasca di Magliano, sovrintendente del Pio Monte – si verifichino quotidianamente scene di violenza contro persone che ingenuamente hanno creduto alle tante dichiarazioni di buona accoglienza che aleggiano in aulici discorsi. Abbiamo sollecitato il Comune offrendo la disponibilità ad assumere ogni onere per l’installazione di telecamere e abbiamo sollecitato un presidio di forze dell’ordine”. La risposta del Comune sembra essere stata che non risulterebbe avere competenza sul ripristino delle telecamere.
Se il numero di turisti è cresciuto del 60% dal 2017, in zona Duomo la situazione vivibilità rimane decisamente migliorabile. Scritte spray macchiano le mura principali del Duomo, attualmente affacciato sui cantieri di rifacimento del manto stradale e sui rifiuti lasciati per strada. In più, i clochard che si riparano ai piedi della cattedrale rivelano la solita sincrasi di splendore e miseria.