Non si può negare che il successo riscosso in Campania dal nuovo partito di Renzi, Italia Viva, è decisamente sopra le aspettative.
In tanti infatti si stanno domandando come mai così tanti “uomini del Presidente” abbiano scelto di aderire in massa ad Italia Viva, facendo sì che l’adesione di De Luca fosse quasi implicita con l’entrata dei suoi fedelissimi.
Tra i fedelissimi riunitisi a raccolta lo scorso lunedì al teatro metropolitan di Napoli, vi erano il consigliere regionale Luigi Bosco e il suo collega Enzo Alaia, anch’egli fedelissimo dell’ex Sindaco di Salerno. Inaspettati eppur presenti sono stati Tommaso Pellegrino, già parlamentare e Sindaco di un comune cilentano e Ciro Capano, attore partenopeo vicino ai DS.
New entry in Italia Viva anche Giovanni Palladino, ex deputato di scelta civica, presentatosi al metropolitan insieme al Presidente dell’ VIII municipalità Apostolos Pipais, entrambi vicini a De Luca.
Schierati nelle prime file, non potevano che esserci gli uomini del Governatore: Dall’ex eurodeputato Nicola Caputo, passando per il Sindaco di Castellammare di Stabia Antonio Pannulo, fino a Pasquale Orlando.
In sostanza mancavano solo i De Luca, padre e figlio, anche se la loro anima era tutta li, facendo emergere un quadro chiarissimo dal quale si misura la vicinanza del Governatore al Progetto Renziano, una vicinanza che potrebbe essere paragonata ad una simbiosi, tanto che i più avventanti parano di un imminente passaggio, forse all’indomani delle regionali, di De Luca ad Italia Viva.