“Ora la sinistra deve decidere se esistere o scoparire”
Una frase, quella pronunciata da Paola Nugnes, Senatrice del M5s, che apre uno scenario interessante: La grillina era infatti già nota alla cronaca per le distanze prese dal capo politico del M5s, Luigi di Maio, specie dopo i voto in Umbria, in cui la rottura è stata dichiarata pubblicamente
Da sempre vicina all’area “democratica” del Movimento, quella riconducibile al presidente della Camera Roberto Fico, la Nugnes lascia trapelare il desiderio di allontanarsi dal sistema del MoVimento, spesso al centro delle sue critiche, per avvicinarsi al Partito Democratico, specie dopo l’allontanamento da esso dell’acerrimo nemico Renzi.
E la conferma implicita arriva proprio dalle parole della Nugnes, che non meno di un’intellettuale di sinistra, fa una riflessione della storia politica degli ultimi 30anni, dalla “Terza via”, passando per il berlusconismo:
“La sinistra ha creduto che per sconfiggere il liberismo si dovesse fare essa stessa liberista e qui fu sconfitta definitivamente. Ecco perchè oggi lancio questo appello indirizzato a tutte le forze di sinistra a cui si ripropone lo stesso dilemma, con più urgenza e maggiore pericolo sociale, può scomparire nella mimesi dell’altro, o può decidere di darsi una identità e un motivo per cui esistere, per davvero.”
Parole che strizzano l’occhio a Zingaretti, col quale la senatrice parteciperà ad un’iniziativa a Ponticelli a fine mese. Ma la Nugnes non è la sola a manifestare il malcontento: un folto gruppo di meet-up, scontenti della gestione Di Maio, si muove silenziosamente, e chissà non si uniscano al PD per condurre le battagli storiche campane che il M5s ha ormai abbandonato.