Napoli: va avanti l’indagine sugli esami per avvocato del dicembre 2017. L’ipotesi di corruzione per far passare un candidato trova riscontri in alcune prove.
Se prima si parlava di ipotesi (clicca qui per saperne di più!), ora sono state raccolte diverse prove. A partire dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, le pm del pool anticamorra Ida Teresi e Alessandra Converso stanno portando avanti un’indagine sugli esami per avvocato del dicembre 2017. Sono cinque gli indagati per corruzione.
Secondo una prima ricostruzione che confermerebbe le ipotesi già emerse, il padre di un candidato avrebbe versato 4.000 euro per far sì che il figlio fosse promosso agli orali. Nonostante il versamento del denaro, qualcosa è andato storto. Il genitore avrebbe infatti reclamato la restituzione della somma. Al momento gli inquirenti stanno cercando riscontri nei verbali dei due collaboratori di giustizia.
Tra le prove vi sono anche alcune intercettazioni che riguardano i cinque indagati, ai danni dei quali erano già “scattate” le perquisizioni ai loro indirizzi. Sequestrati infatti i supporti informatici di due di loro.
I cinque indagati sono due collaboratori del ministero della Giustizia (un autista e un ex addetto all’ufficio esami), un presunto intermediario, il candidato aspirante avvocato e suo padre.
Tutta l’indagine ha meravigliato molto i dipendenti del palazzo di Giustizia, anche se non sarebbe male una revisione delle prove dell’esame per avvocato, sempre più difficili da superare.
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