Pensioni di invalidità gonfiate: arrestato anche ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone insieme ad altre 3 persone. Altre 75 sono indagate.
“È arrivato il certificato della commissione medica, ci stanno tutte le malattie al di fuori di quelle che ha veramente […] lo sanno loro che cazzo combinano”; sono queste le parole pronunciate dall’ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone, intercettato dalle microspie della Guardia di Finanza, circa la pensione di invalidità percepita dal figlio Cosimo. Cosi la Procura di Napoli Nord smantella una cricca delle pensioni “facili” e arresta l’ex sindaco e altre tre persone. Altre 75 persone sono state inserite nel registro degli indagati tra le quali lo stesso Cosimo Carbone, l’uomo infatti percepisce la 104 pur non essendo idoneo.
La percentuale di handicap richiesta per essere idonei infatti è di 80%, mentre il ragazzo arriverebbe solo al 40%.
Nelle carte firmate dal dottor Salvatore Ambrosio il ragazzo sembrerebbe soffrire di numerose patologie che non gli consentirebbero nemmeno di essere autosufficiente, eppure conduce una vita normalissima: esce con gli amici, porta a cena la ragazza e guida l’auto del padre.
La truffa
La cifra richiesta per falsificare i documenti ammontava a 5000 euro. Da quanto si evince dalle indagini tutti i finti invalidi avrebbero versato una somma iniziale di 2000 euro per poi pagare a rate i restanti 3000.
La cricca vede tra le sue persone chiave Benito Di Costanzo, che procurava clienti per la cricca, e il responsabile di un patronato, Michele Russo; a capo della stessa troviamo il medico esterno dell’INPS Salvatore Ambrosio, anche lui finito in manette. Dei fascicoli di Ambrosio non vi è traccia nel database dell’istituto, viene così smascherato e allontanato dall’INPS. L’uomo tramite questi raggiri aveva accumulato una grossa somma di denaro che gli consentiva di avere un tenore di vita da 30mila euro al mese.
Secondo gli inquirenti la rete di raggiri potrebbe interessare più persone di quelle finora individuate.
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