“Il Mare Urla” è un flashmob per chiedere un intervento che tuteli il mare e la sua biodiversità. Il ministro Costa si è fermato a parlare con gli attivisti prima di partecipare alla terza giornata di Cop21: “Meno inquinamento in mare, più protezione degli animali“.
Il Mare Urla
Questa mattina hanno indossato una maschera che ricorda il celebre quadro di Munch, “L’Urlo”, e si sono dati appuntamento al lungomare Caracciolo: così protestano gli attivisti di Marevivo ed Univerde.
Alcuni di loro agitavano dei cartelli neri, su cui si poteva leggere la scritta “Il Mare Urla“, in italiano ed inglese; altri in mano avevano cartelloni azzurri e blu, su cui venivano proposte alcune soluzioni per salvare il mar Mediterraneo.
I portavoce di Marevivo dichiarano:
Vogliamo allargare la direttiva quadro europea Marine Strategy a tutto il Mediterraneo, chiediamo di inserire la catalogazione completa della biodiversità tra i compiti prioritari delle Aree Marine Protette, promuovendo ricerche volte a comprendere quali specie sono presenti, come interagiscono tra loro e che ruolo hanno nel funzionamento della vita del Mare. A impatti globali devono essere date soluzioni globali.
Il Ministro Costa: “Il primo Obiettivo è la tutela della Biodiversità”
Il Ministro Costa, prima di partecipare al terzo giorno di Cop21, si è fermato a parlare con loro appena fuori Castel dell’Ovo. Proprio aprendo la terza giornata di Cop21, che porterà alla sottoscrizione della Carta di Napoli, il ministro ha detto:
“Oggi si definisce la dichiarazione di Napoli, che nasce dal dialogo tra 21 paesi più l’UE, paesi che vogliono passare ai fatti. Noi chiediamo di avere coraggio e di tracciare delle date certe, con contenuti operativi“.
Parlando successivamente con i giornalisti ha poi aggiunto:
“Il primo obiettivo è la tutela della biodiversità, perché non va dimenticato che il Mediterraneo, pur essendo uno dei mari più piccoli al mondo, possiede l’8% della biodiversità. E’ una concentrazione di ricchezza fantastica su un mare dove si affacciano oltre 500 milioni di cittadini con un’economica – e penso al turismo – che coinvolge altri 500 milioni di persone. Meno inquinamento in mare, più protezione degli animali, una pesca sostenibile, meno emissioni nei nostri porti. Tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo sono presenti a Napoli e stanno lavorando, ora dopo ora, per definire una road map di azioni“.
–
Continua a seguire il nostrosito e la pagina Facebook de La Bussola per orientarti e informarti in Campania. Siamo anche su Instagram!