Una bambina di 12 anni ha subito una violenza sessuale da parte di due minorenni nel parcheggio di un centro commerciale. I due hanno usato il trucco di Whatsapp per adescare la vittima
Nel pomeriggio di fine novembre il buio è inoltrato quando si consuma lo stupro ai danni di una 12enne nel parcheggio del centro commerciale “Quarto Nuovo” a Giugliano. I due minorenni autori della violenza, di 15 e 16 anni, hanno adescato poco prima la vittima con un messaggio Whatsapp: “Vieni, dobbiamo dirti una cosa”.
La vittima dello stupro si reca all’appuntamento inconsapevole di quello che sta per accadere.
I due ragazzi prima fanno delle avances alla ragazzina, dalle quali già prova a sottrarsi. Successivamente la dodicenne viene spogliata e violentata, a turno, dai due ragazzi.
Dopo l’accaduto, la vittima racconta tutto alle amiche e alla mamma.
Tramite i messaggi vocali Whatsapp che la bambina invia alle sue amichette, la notizia diventa di dominio pubblico nella scuola di Lago Patria frequentata dalla vittima. Arriva, quindi, la denuncia ai Carabinieri della Tenenza di Quarto che hanno subito fatto partire le indagini.
I due stupratori sono, al momento, ancora a piede libero.
Sebbene indagati, infatti, non è stata ancora presa alcuna misura contro i due carnefici dello stupro. Prima che ciò avvenga, infatti, c’è bisogno di ulteriori prove. Perché, a quanto pare, l’adescamento di una ragazza con una scusa non è ancora una prova sufficiente.
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