venerdì, Novembre 22, 2024
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Notre Dame de Paris: Lo spettacolo da record al Palapartenope

Per quasi una settimana il Palapartenope si è trasformato nella cattedrale più famosa del mondo con “Notre Dame de Paris

Si è chiusa ieri sera la parentesi napoletana del musical dei record “Notre Dame de Paris“. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante è ritornato sui palcoscenici di tutta Italia con il cast originale e solo qualche piccola modifica.

18 anni di successi

Il musical, rappresentato per la prima volta in Italia nel marzo 2002, continua a stupire e appassionare il suo pubblico. Nonostante le circa 5mila repliche, infatti, è impossibile non immergersi pienamente nell’atmosfera già al suono delle prime note.

E così il poeta troubadour Gringoire (Matteo Setti) ci accompagna in questo viaggio attraverso lo spazio ed il tempo. Ci ritroviamo, quindi, nell’anno del Signore 1482, alle porte di Parigi: è qui che conosciamo Clopin (Leonardo Di Minno) e gli abitanti della sua Corte dei Miracoli, tra cui spicca la bella Esmeralda (Elhaida Dani, new entry del cast). È mentre Esmeralda balla e canta per le strade della città che il capitano dei gendarmi Febo (Graziano Galatone) rimane folgorato dalla sua bellezza, dimenticando l’amore che prova per la sua promessa Fiordaliso (Tania Tuccinardi). I clandestini arrivano davanti la cattedrale di Notre Dame e chiedono asilo a colui che la dirige, il tenebroso Frollo (Vittorio Matteucci) che vi abita insieme al campanaro, il gobbo Quasimodo (Giò Di Tonno).

Tutte le sfumature dell’amore

“Notre Dame de Paris”, proprio come l’omonimo romanzo di Victor Hugo dal quale il musical è tratto, ha uno snodo alquanto drammatico. Tuttavia, è l’amore ad essere al centro della trama, in tutte le sue sfumature.

Dall’amore ingenuo di Esmeralda per l’aitante Febo che, invece, per lei prova solo un desiderio carnale, a quello cieco di Fiordaliso che accetta il suo futuro sposo nonostante i suoi errori. Dall’amore puro di Quasimodo che ama Esmeralda fino alla morte – e anche dopo – pur sapendo di non poter mai essere ricambiato da lei, a quello di Frollo, ossessivo e peccaminoso per un uomo di chiesa. Ma nel musical c’è spazio anche per l’amore di Clopin che ha cresciuto Esmeralda come un fratello maggiore, e quello di Gringoire per l’arte, la poesia e la conoscenza frutto della tragica esperienza umana.

Un musical ancora attuale

“Notre Dame de Paris” però non è solo una semplice storia d’amore. Sebbene la prima stesura di Cocciante e di Luc Palmondon sia datata 1998, il tema dei clandestini di Clopin sembra oggi più attuale che mai. La richiesta d’asilo, talvolta negata, dei sans-papiers ci suona davvero troppo familiare. Sembra quasi impossibile che siano passati più di 500 anni dalla storia raccontata e che ancora vengano negati, ideologicamente e fisicamente, alcuni diritti importantissimi, come quello d’asilo. Eppure

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