Novità in casa Arca Azzurra Produzioni che presenta il nuovo spettacolo “donchisci@tte” di Nunzio Caponio. Per l’adattamento e la regia di Davide Iodice. Liberamente ispirato a “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes. Con gli attori, Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi. Questa sera lo spettacolo farà tappa al teatro Gelsomino di Afragola.
Le scene sono di Tiziano Fario, i costumi di Daniela Salernitano e le luci di Andrea Garbini. Una produzione di Arca Azzurra Teatro di San Casciano (Firenze).
Si tratta di una rappresentazione teatrale ironica e graffiante in cui i mulini a vento vengono sostituiti da moderni mostri contro cui in qualche modo si deve sempre e comunque combattere. Un’analisi inedita dei nostri tempi che passa tra le quinte e il palcoscenico per arrivare in platea e che nel Teatro, luogo e arte, trova un mezzo di comunicazione sicuramente appropriato.
«Lo spettacolo – spiega il regista, Davide Iodice – scaturisce da una scrittura originale che a sua volta prende ispirazione dallo spirito dell’opera di Cervantes scagliando una volta di più la simbologia di questo ‘mito’ contro la nostra contemporaneità»
Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naïf, accompagnato da un Sancio, disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a corpo disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene.
«Se avessimo un pizzico del coraggio e del senso di giustizia del Don Chisciotte – sottolinea l’autore, Nunzio Caponio – forse, le nostre folli vite troverebbero finalmente un senso»
Dall’improbabile rifugio in cui si è rintanato, lotta per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un’idea: l’IDEA. Unica finestra sull’esterno (o su altri interni) una teoria di schermi che s’affaccia su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi all’Azione, a una qualche azione.
E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove. Anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.