“Panico”, l’ultima tendenza tra giovanissimi: serate free bar per minorenni.
“Panico”, l’ultima tendenza tra giovanissimi: come molti genitori purtroppo sanno bene. Si tratta del titolo, dello slogan insomma, di una serie di serate ad alto tasso alcolico organizzate in questo periodo festivo, l’ultima delle quali, svoltasi in un locale del Vomero prima di Capodanno, è stata la più devastante e ha letteralmente messo ko almeno una decina di adolescenti.
L’invito è stato destinato su whatsapp a centinaia di ragazzini tra quattordici e sedici anni e indicava chiaramente il:
“free bar”.
Dodici euro di prevendita e due consumazioni assicurate, il resto si paga a parte, nessun problema l’età dei partecipanti. A causa di questa “tendenza” ben 28 ragazzi napoletani, non tutti minorenni ma giovanissimi, sono finiti in coma etilico la notte di Capodanno.
Federica Mariottino, tre figli, dai 18 agli 11 anni, ideatrice e animatrice dell’associazione «31salvatutti», quella serata l’aveva segnalata anche alle forze dell’ordine e ha dichiarato:
«Sono stati male quasi tutti, ma male sul serio. Non voglio fare la parte di quella che “io l’avevo detto”, ma invece è andata proprio così. Lo faccio regolarmente ogni volta che vengo a conoscenza di party e feste organizzate con l’obiettivo di fare cassa lasciando bere i ragazzini purtroppo non sempre riesco a ottenere i controlli che vorrei».
Ha creato l’associazione a partire da un gruppo Facebook nato all’indomani della morte di Nico Marra, il ragazzo che perse la vita dopo una serata di questo tipo. Sempre la Mariottino, qualche mese fa, ha lanciato per prima l’allarme sull’uso dello sciroppo alla codeina tra i ragazzi napoletani che frequentavano le discoteche di Coroglio.
Gli ultimi dati elaborati dall’Organizzazione mondiale della sanità denunciano un picco verso il basso dell’età a partire dalla quale si comincia a consumare alcol. Un’emergenza in piena regola.
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