A Napoli sono lunghissime le file che hanno affollato i siti museali per la prima domenica del mese. Numerosi i musei che hanno partecipano all’iniziativa. Parco e tomba di Virgilio, Palazzo Reale, Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e Museo delle Carrozze, Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Museo archeologico nazionale, Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento, Complesso dei Girolamini, Crypta Neapolitana, Parco archeologico Sommerso di Gaiola.
A Pompei, al Mann, sotto il portico del cortile di Capodimonte, all’entrata di Palazzo Reale con i visitatori in coda in piazza del Plebiscito e alla Reggia di Caserta con le persone che formano un serpentone in piazza Carlo di Borbone. «Già a mezzogiorno avevamo superato il limite di 3.600 ingressi per gli appartamenti storici, portato a 4 mila per velocizzare i flussi», racconta la direttrice della Reggia di Caserta Tiziana Maffei. La prima domenica del mese a ingresso gratuito del 2020 nei musei e nei siti archeologici statali, voluta dal Mibact, è un successo in tutto il Paese.
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